Mi chiamo Livio Cotrozzi, sono nato a Roma, figlio d'una napoletana e d'un toscano mancato, che da piccolo mi portava a giocare vicino al Fatebenefratelli di Roma e a giocare vicino a quei mostri qualcosa m'è rimasto dentro.
Mio padre è il più grande pittore represso che conosco. Io il migliore scrittore che conosce lui.
Amo le matite e le penne ma ho imparato a scrivere tardi, visto che la mia famiglia era più impegnata a traslocare che a campare.
Ho fatto la scuola più brutta del mondo: il liceo tecnico industriale perché mia madre si fidava poco e lì c'era uno zio che faceva il professore, che non solo non mi controllava ma che copriva le mie assenze, che riempivo nei musei e nei cinema della Capitale.
Il corpo spesso prendeva 5 in matematica, ma i pensieri erano sempre col Barone di Munchausen.
Nel 1982 entro a far parte d'una delle prime emittenti televisive d'Italia, come tecnico della messa in onda e nel 1985 già dirigevo uno dei primi programmi sportivi.
Oggi sono un montatore specializzato in documentari e autore di alcuni.
Ho seguito con gli occhi guerre non mie, e ne ho fatte, di guerre, tutte vinte.
Nei rari momenti di lucidità ho scritto un saggio su un programma televisivo di fantascienza molto famoso, un romanzo breve e milioni di poesie.
Sono miope, con un leggero astigmatismo, qualche molare cariato e mal curato. Fumo pochissimo e solo mentre guardo i cartoons. I capelli incasinati tendono al grigio e soffro terribilmente il freddo.
Porto la cravatta solo ai funerali. Ho la patente ma giro il mondo solo in moto. Pubblico dal 1976, anche se troppo poco. Faccio fatica a scrivere anche se amo da morire farlo, vivo con mia moglie e con mio figlio per ora.
Spesso guardo il mondo di sbieco, non accetto battute su Bukowski e se volete vedermi, guardatevi Big Fish.
- Cori, Italy
- JoinedAugust 18, 2013
- website: gabbagabbahei.wordpress.com/
- facebook: Cotrozzi's Facebook profile
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