e ti dedico
questa notte in olanda
dove il tempo sembra perso.
cigola la finestra della mia piccola mansarda.
i gomiti poggiati sul davanzale.
una gomma da masticare alla menta.
ed è buio pesto su nel cielo
coperto da chiari nubi grigiastre
che non oscurano però
quella flebile luce proveniente da lassù.
c'è la luna piena stasera
ma non vedo il tuo sorriso là dentro.
non fa lo stesso effetto.
nell'acqua del canale si riflette quella dolce signora.
i rami dei grossi alberi si smuovono col vento,
facendo volar nell'aria foglie color arancio.
è settembre.
la tua assenza va avanti da troppo tempo.
lacrime amare, nascoste da un finto sorriso posto come scudo.
il vento mi accarezza le pallide guance umide.
chiudo gli occhi e ti penso intensamente.
per un momento ti sento qui.
mi accarezzi la testa
e sparisci.
riapro gli occhi.
le lacrime sono andate via.
mi siedo sul davanzale della finestra,
ignorando il pericolo.
osservo la strada vuota ormai.
sono le due di notte.
nonostante l'oscurità, scorgo nell'acqua un gruppo di ninfee.
l'ennesimo.
ma questo ha qualcosa di speciale.
come te.
appena ti ho visto
in quella foto
con il sorriso stampato sulle la labbra.
non è amore.
non è amicizia.
è un sentimento raro, senza nome, il mio.
e in questa notte in olanda
io cerco di trovare un senso
a cose che, effettivamente, un senso non hanno.
e quelle ninfee hanno un bocciolo.
non si è ancora schiuso.
vorrei vedere il fiore completo con te.
prenderlo, per quanto sia possibile,
e donartelo.
aspetterò la sua fioritura come aspetterò il tuo ritorno.
e magari ti farai vivo di nuovo
in un giorno qualunque
mentre io me ne sarò tornata in italia
e ripenserò
a quel candido fiore che, tra i tuoi capelli, starebbe benissimo.
e in questa notte in olanda
dove una cicca tira l'altra
ti penso.
chiudo la finestra
e mi giro.
vedo solo il mio letto.
ci torneremo insieme qua, vero?