Daavie
― COMMENTO ALLE RACCOLTE. Non mi piace scrivere in questa parte del mio "profilo", ma immagino che le ultime mutazioni necessitino di un commento. Non che io mi aspetti che questa "cosa" sia letta o considerata, in realtà non mi importa particolarmente, sono più interessato ad organizzare quell'essenza disorganica che mi guida e controlla; pertanto scrivo queste parole più per me stesso, che per altri. Al fine di riordinare i miei stessi pensieri, mi accingo, dunque, a commentare vagamente le raccolte che ho, su questa piattaforma, pubblicato: «NIHIL» si sta rivelando essere, più che un organico canzoniere, una confusa raccolta di rime, acerbe ancora stilisticamente e formalmente. Sono molto legato ai temi e alle immagini, qui riprese, tuttavia. Non intendo chiudere questa raccolta, anzi, saranno le "rime sparse" che mi sovvengono, sfuggendomi, quando tento di riordinare le cose. Più una evoluzione, che una raccolta. «IL LIBRO DELL'AMANDE» sarà probabilmente la raccolta meno apprezzata, ma è un mio ostico esercizio di organicità e completezza formale, cui accosterò un commento, in futuro, molto probabilmente, a seconda della sua fortuna, poiché di esso ella ha bisogno, invero, per esprimersi. «NOVECENTO» è stato il mio primo fallimento nel tentativo di creare una raccolta organica di poesie sciolte; lo terrò con me, nella speranza che la mia Musa si degni di dirmi d'una cosa e non di novecento, sempre differenti. Mi auguro così avvenga, ma contemporaneamente non posso che dubitarne. ― Grazie per l'attenzione!
Daavie
@LikeAGrandPiano Farò del mio meglio per andare d'accordo con la Musa, e ti ringrazio.
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simbiosiaggressive
Posso solo sottoscrivere le parole di anish, comunque sono contenta di questo tuo ritorno anche solo per averci lasciato questo messaggio.
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