DanieleCosta708

ESSERE O NON ESSERE
          	
          	Crediamo di essere qualcosa, per il fatto che semplicemente pensiamo o sentiamo o ricordiamo.
          	
          	Se togliessimo pensieri, ricordi e sentimenti cosa resterebbe di noi? Se ci svegliassimo un mattino con un'amnesia totale, sprovvisti della nostra biografia, a cosa diremmo “io” ?
          	
          	Queste attività esistono per farci “sentire” un io. Un aggregato di pensieri e ricordi, che si dice “io”.
          	
          	In realtà non siamo mai un io: siamo un ricordo, un azione, un desiderio, un pensiero. Siamo un agglomerato di esseri viventi che compenetra la nostra coscienza.
          	
          	In altre parole, noi non viviamo mai uno stato d’animo: lo subiamo.
          	
          	Veniamo attraversati da fenomeni di pensiero e sensazione, i quali ci spingono a determinate reazioni, ci stimolano a intraprendere certe azioni.
          	
          	Dobbiamo accorgerci prima o poi di non essere noi i padroni della nostra vita dell’anima.  Si deve scoprire che siamo “animati” da forze che ci sorreggono, dandoci una sensazione di essere che si origina dalla loro presenza in noi.
          	
          	Dobbiamo alzarci dal poltrona del cinematografo della vita e cominciare a vivere la vita, non a farci vivere da essa  guardandola come se essa fosse un film.
          	
          	Solo allora saremo un io, che non poggia su nulla, ma che pensa, sente, vuole se stesso.
          	
          	
          	
          	*Tiziano Bellucci* (divulgatore scientifico/spirituale, antroposofo, saggista, conferenziere e docente di musica.)

DanieleCosta708

ESSERE O NON ESSERE
          
          Crediamo di essere qualcosa, per il fatto che semplicemente pensiamo o sentiamo o ricordiamo.
          
          Se togliessimo pensieri, ricordi e sentimenti cosa resterebbe di noi? Se ci svegliassimo un mattino con un'amnesia totale, sprovvisti della nostra biografia, a cosa diremmo “io” ?
          
          Queste attività esistono per farci “sentire” un io. Un aggregato di pensieri e ricordi, che si dice “io”.
          
          In realtà non siamo mai un io: siamo un ricordo, un azione, un desiderio, un pensiero. Siamo un agglomerato di esseri viventi che compenetra la nostra coscienza.
          
          In altre parole, noi non viviamo mai uno stato d’animo: lo subiamo.
          
          Veniamo attraversati da fenomeni di pensiero e sensazione, i quali ci spingono a determinate reazioni, ci stimolano a intraprendere certe azioni.
          
          Dobbiamo accorgerci prima o poi di non essere noi i padroni della nostra vita dell’anima.  Si deve scoprire che siamo “animati” da forze che ci sorreggono, dandoci una sensazione di essere che si origina dalla loro presenza in noi.
          
          Dobbiamo alzarci dal poltrona del cinematografo della vita e cominciare a vivere la vita, non a farci vivere da essa  guardandola come se essa fosse un film.
          
          Solo allora saremo un io, che non poggia su nulla, ma che pensa, sente, vuole se stesso.
          
          
          
          *Tiziano Bellucci* (divulgatore scientifico/spirituale, antroposofo, saggista, conferenziere e docente di musica.)

DanieleCosta708

Ciao a tutti, sono nuovo su wattpad e "a breve" dovrei cominciare a scrivere un racconto. Da delineare bene sono trama, personaggi e ambientazioni. Vi chiedo di accorrere a leggere per lasciare, magari, un vostro parere man mano che pubblicherò i vari capitoli. Ne avevo già cominciato a scrivere uno, ma non mi convinceva. Grazie mille!