Le cinque parole che compongono la mia vita, come Alessandro D'Avenia scrive in "Ciò che inferno non è", sono libri, musica, slancio, follia, pagina.
I libri sono da sempre la mia passione, ho sempre amato immergermi in storie nuove e appassionanti, che fossero fantasy o grandi classici della letteratura. Mi piace rifugiarmi nelle avventure dei libri, soprattutto quando la vita mi sembra troppo noiosa. Lo stesso accade con la musica, che mi trasporta in luoghi meravigliosi che sono esattamente come io li immagino.
Ogniqualvolta la vita mi propone qualcosa di nuovo, la provo con slancio, con passione, senza farmi influenzare da pregiudizi o opinioni altrui. Mi piace affrontare le cose così come vengono.
La follia è la mia filosofia di vita. Trovo non ci sia niente di meglio al mondo che essere folli.
La follia è attaccare bottone con la prima persona che vedi per strada, senza neanche conoscerne il nome, follia è non preoccuparsi di ciò che la gente possa pensare e dire le cose come vengono, senza filtri,follia è cimentarsi in cose sempre nuove senza paura, follia è sorridere alle persone che passano per la strada, solo per strappare un timido sorriso anche a loro. Mi piace far divertire la gente, rende prima di tutto me felice.
Infine, "pagina". Pagina perché quando vedo una pagina vuota di un quaderno, non riesco a frenarmi dallo scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. Il problema però, è che scrivo una pagina, ma non so come riempire le altre. Ho tante idee, ma non riesco a portare a termine nulla. Sono proprio come :"Se una notte di inverno un viaggiatore" di Italo Calvino, inizio tanto ma non finisco niente.
- Hogwarts
- JoinedOctober 9, 2016
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