mi sono sempre chiesta che cosa rappresentasse per me la scrittura.
per un po' l'ho odiata profondamente,disprezzata in tutte le sue forme,poi l'ho amata incondizionatamente,non riuscendo a vivere senza.
poi mi ha dato fastidio scrivere qualsiasi cosa,poi mi ha annoiata tanto da portarmi a smettere.
ed ora sono arrivata alla semplice conclusione che la scrittura è la parte più radicata del mio animo,e come tale spesso la odio come odio me stessa,e mi annoia e la amo e provo per lei un casino di emozione,le stesse che provo per me.
quindi non importa quando la scrittura abbia iniziato a far parte della mia vita ma importa quando essa sia parte di me.
perciò credo leggere le mie storie significhi leggere me perché penso che ogni mio personaggio sia una parte diversa del mio carattere dalle mille sfaccettature,ed è da qui che è nata iris,lei non è solo uno pseudonimo ma è un personaggio a se che vive di vita propria e che potrei definire il mio alter ego o meglio la persona che avrei sempre voluto essere è dopo anni rinchiusa in un angolo buio della mia anima sia riuscita a trovare la sua luce attraverso la scrittura.
non scrivo per gli altri o per condividere le mie parole,scrivo per me è spero che questo sia abbastanza anche se so di non essere brava.

            " non scrivo per avere successo scrivo
               perché quello che ho dentro esige
                                 essere ascoltato. "