DottKappa

Nuova storia, primo capitolo: Un vecchio inizio. Passate a dare un'occhiata c: https://www.wattpad.com/story/221034543

DottKappa

Giovani scrittori e scrittrici, sono lieta di presentare il concorso C'era una volta.
          Dategli un'occhiata se siete alla ricerca di qualche cosa da scrivere e un po' di pubblicità.
          https://my.w.tt/Qa0vDbwDJ5
          
          Fate girare e aiutateci in questo piccolo progetto!
          Entro stasera finiremo di pubblicare tutti i capitoli.
          
          Grazie mille per l'attenzione e per il vostro aiuto ♥
          (la trovate sul profilo di @__xNightingale ma è un progetto a quattro mani)

DottKappa

Ehi tu, sì dico a te.
          Sei una di quelle persone che si pettina con un'arricciaspiccia?
          La tua lampada è sempre ben lucidata?
          Non sai mai se vestirti di rosa o di blu?
          O hai una incredibile passione per le mele rosse e gli specchi incantati?
          
          Che tu sia un villan o l'impavido eroe,
          sei sicuramente un amante delle fiabe.
          
          Lustra la bacchetta... ehm, la penna e preparati per il nostro nuovo contest "C'era una volta"!
          
          A tutti piacciono le fiabe, quindi perché non mettersi alla prova e scrivere il proprio (lieto) fine?
          
          
          CONTEST DI SCRITTURA - APERTO
          - sul profilo di @__xNightingale
          Lo trovate anche nel mio elenco di lettura "C'era una volta - il contest"
          
          Ci sono un sacco di STELLINE ad aspettarti!

DottKappa

Ogni tanto serve restaurare, capite? 
          Archiviare tutto quello che non ci ha mai soddisfatto del tutto, cancellare le frustrazioni che ne derivano e partire da un nuovo documento.
          Non dico che si debba eliminare dalla nostra vita quei capitoli, solo smettere di ossessionarci per qualcosa che non è stato finito. Ricominciare sì, con l'esperienza acquisita e la mente concentrata solo sul presente.
          
          Ecco... tutto questo per dire che ho risicato l'app.

DottKappa

Vi capita mai di sentire quelle opere che solo i cantautori sanno scrivere, quelle storie un po' irreali e un po' veritiere?
          Ecco, sono storie, squarci di vita decontestualizzata, che narrano di sogni, stelle e cieli irraggiungibili. Sono fiabe, come quelle che ci raccontavano da bambini, forse con un finale diverso, forse con qualche volgarità in più, ma pur sempre storie.
          Racconti degni di essere ascoltati, che in qualche modo ricalcano la nostra vita, eppure sono sempre così distanti.
          In una notte "nera, nera che porta via, che porta via la via", fermiamoci ad ascoltare ciò che queste piccole storie hanno da dirci, ciò che vogliono narrare ed insegnare con la loro moderna ed immorale  morale.
          Brevi racconti degni di essere chiamate "opere", in onore del tempo in cui la musica era lirica e gli spettatori colti.
          E a noi cosa resta, poveri ignoranti, se non la poesia dei nostri tempi, le strofe ritmate che disegnano immagini di cruda realtà e di fervidi sogni? 
          Ignoranti, perché lo siamo, lo siamo: ignoriamo il mondo che ci circonda per poi ritrovarlo in una canzone.
          Anche se, in fondo, poco importa di questo mio discorso e "tutto questo Alice non lo sa".

DottKappa

Era il treno sbagliato.
          Rimango qui, seduta ad aspettare il cambio per tornare a Milano. Siamo a Genova Principe e fra noi volteggia aria di rabbia.
          Mi fermo e scrivo.
          Scrivo per non urlare, per non gridare. È la fine di otto giorni di sole e mare, una tranquilla vacanza ed io voglio che rimanga tale; ma i problemi non lo sanno.
          Ti vengono a cercare anche quando non ne vorresti, anche quando hai deciso di non pensare. È impossibile, lo so bene.
          La notte poi, come le stazioni, conciliano magicamente i pensieri. C'è quello strano insieme di caos e tranquillità, di persone e solitudine che rendono la mente tanto attiva da diventare assordante, da non sentir più chi ti parla a fianco.
          E che fare allora se non osservare, tendere le orecchie a diverse lingue che parlano in un angolo della stazione. Gente che aspetta, come noi, gente che ride o, stanca, si accende una sigaretta e attende.
          Attesa: non è poi uno stato perenne nella vita di ogni uomo? Non stiamo tutti aspettando sempre qualcosa, qualcuno… un cambiamento, in sintesi.
          La mutazione degli eventi è ciò che l'uomo ama, è ciò che ci fa sentire vivi.