Un giorno una libellula nera volando velocemente venne da me. Non so perché, non so come riuscì a trovarmi ma so che non era una libellula qualsiasi. Si avvicinò al mio orecchio e mi raccontò storie. Storie di girini che si travestivano da coccodrilli. Di leoni con le zampe ferite. Di corvi nero pece, che ridevano nell'ombra e di pavoni che sembravano non piangere mai. Di un cielo che ogni animale guardava in modo diverso. Se per un ghepardo il sole splendeva come un pezzo d'oro in mezzo al blu profondo, per lei il sole non sembrava neanche più il sole, se non una perla argentea incastrata in mezzo a nuvole di freddo cotone.
Mi raccontò talmente bene il posto da cui proveniva, e fidatevi se vi dico che me lo raccontò e non descritto, che mi sembrava di aver vissuto sempre lì. Ma forse c'ho vissuto veramente, ma descritto da lei, il mondo... Bhe, sembrava un bellissimo castello, pieno di fiori, pace e gioia. Un castello in fase di distruzione, o meglio, di autodistruzione. Da quel giorno diedi casa a quella libellula, che sembrava tanto simile a me. Un osservatrice silenziosa, che sa che contro il fuoco non si può niente, se non ammirare come crepita, e come brucia ciò che ha intorno. Uno spettacolo di distruzione che solo le libellule e le farfalle possono ammirare in quanto messagere di luce che spesso, viene ignorata o peggio, data per scontata. Ma loro sanno, sanno che la luce inizia a scarseggiare, ora lo so anche io. Per questo tengo tesoro di ogni goccia di bagliore che ho e che mostro ad ogni persona che incontro.
Come fece quella libellula nera con me, che mi fece vedere le ombre più oscure della vita e allo stesso tempo la luce più intesa e potente che DÀ vita.
- Palude Black Waters🖤🌾
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Story by Dragonflyofdarkness
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La Serpedoro
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