SE FOSSI ARIA
Se fossi aria entrerei nelle tue narici, solleticando i peli che vi si trovano.
Percorrerei vibrando la tua gola ed evitando quella strana caverna che tu chiami bocca, scivolerei nei piccoli bronchi e giocherei a nascondino negli alveoli, rosei ed elastici come tappeti volanti.
Riempirei così bene la risata aerea del tuo tessuto e sposterei muscoli, ossa, organi.
Tessuti molli e duri.
Spazzando e raccogliendo la grigia polvere delle tue preoccupazioni, gli scarti del giorno, gli scarafaggi delle tue paure, le bucce delle tue ambasce e riguadagneremo faticosamente accaldata l'uscita lasciando luce sul mio cammino e finalmente salterei nel vuoto dell'azzurro cielo e sarei ancora Aria.
Se fossi Aria, ridacchiando, ti toccherei lieve lieve ovunque.
Ti entrerei nelle tasche dei pantaloni a solleticare le tue dita che rovistano distratte fra le monete tintinnanti.
Curioserei, scivolando fresca nei calzoni e svolazzerei con i lacci delle tue scarpe.