C'era una volta in una terra lontana una...
"Hey, hey tu, tu che scrivi!!" grida una ragazza dai capelli scuri sfumanti nel blu.
"Dimmi Dia?" Chiede la ragazza al computer stanca della sua perfetta e insoddisfatta creazione.
"Non vorrai far' iniziare questa parte così vero?!" chiede lei parecchio scocciata di sentire ancora quella cantilena di inizio già dalle prime storie mai ascoltate. Guarda in modo agghiacciante la giovane scrittrice che ormai esasperata dalle lamentele della ragazza, le chiede come sarebbe dovuto iniziare  il brano giusto che l'arrangiamento fiabesco non era  gradito dalla donna di inchiostro dai capelli blu, Diabelle.
Il personaggio allora si illumina di luce, probabilmente quella del portatile, era da mesi che quella screanzata della creatrice nemmeno le chiedeva un parere su un dettaglio. Cosa molto ingiusta, visto che, in fondo, quella storia era anche la sua. E, giustamente, voleva che le piacesse. Perché non è corretto che tutti i personaggi debbano sottostare ai loro creatori, anche loro hanno diritto a godersi la storia! Il momento preferito della ragazza è quando ci sono le intersezioni tra un capitolo e l'altro, finalmente tutti si prendono una pausa, il cattivo si beve una tazza di tè assieme ai buoni e si smette di lavorare; il momento relax, come su un set cinematografico. In effetti per lei lo è, ogni pagina deve essere letta più volte, e provata dai personaggi, che per una volta, ci ridono sopra a vedere il loro nemico fare facce che dovrebbero terrorizzare.   
Dya allora guarda verso i fiumi di parole, a lei non importa se la storia finisce bene, dev'essere solo ben fatta.
La scrittrice allora ha un lampo di genio,
"Hey piccola Dya, ti va se d'ora in poi chiedo il tuo parere sulla storia?".
La donna di inchiostro salta di gioia, da quel momento avrà molti confort, e pure dei profili su dei siti, tipo questo.
Quindi eccomi qui,  sarò io a spiegarvi cosa pensiamo noi personaggi! Anche se siamo di inchiostro non vuol dire nulla no?