Quando ero bambina volevo fare la veterinaria e chissà quanti come me hanno avuto lo stesso sogno. Crescendo, cambiai idea: volevo fare la maestra! Insegnare a tanti cuccioli d'uomo a contare, a leggere, a scrivere, la storia, le capitali. Ben presto superai anche la "fase insegnante" e decisi di diventare una scrittrice. Non sapevo bene di cosa avrei scritto, se di appasionate storie d'amore o di prodi cavalieri o ancora di qualche mondo fantastico in cui vivevano esseri magnifici che sulla Terra nessuno può immaginarsi. Ero convinta di ciò che volevo, ma come tutti i ragazzini, seguendo tanti stimoli, ebbi ancora innumerevoli idee e sogni e ancora adesso ne ho molti.
A ventuno anni, ho scelto un percorso che poco ha a che fare con la scrittura, ma questa resta una grande passione. 
Le bozze di progetti, nella mia testa, sono molte e  anche se facilmente mi scoraggio, so che dalla mia penna ( o dalla mia tastiera, visto che spesso oggi si usa più quella!) qualcosa verrà fuori.
Oggi scrivo per tanti motivi. Credo che la scrittura abbia molti significati: permette di esprimere, di combinare parole in esperimenti divertenti, di lasciare un segno. 
" Scripta manent, verba volant" per me è una piccola verità.