Descrivermi in 2000 parole sarebbe troppo limitativo, al tempo stesso però non saprei come farlo. Dico solo che io sono sempre quella con attacchi d'ansia, di nervosismo impulsivo, di cambiamenti di umore nell'arco di due secondi, quella che convive con altre 300 persone dentro di sé. Quella perennemente indecisa, ma contemporaneamente determinata, sono quella tanto impulsiva quanto pacata. Io sono la contraddizione, sono un paradosso, sono irreali sotto alcuni aspetti, sono astratta quanto concreta, sono la mia forza ed al contempo la mia rovina. Sono il bianco e il nero assieme, sono la fusione tra assoluta pace interiore e perenne autodistruzione, sono l'incompresa che tutti cercano di illudere con delle frasette del tipo: "ti capisco", quando nemmeno io so capirmi, nemmeno io so chi sono e nemmeno io so controllare questi sbalzi emotivi e psicologici assurdi. L'unica mia certezza sta nella scrittura, è l'unica cosa che mi consente di liberarmi a modo mio e che non cerca a tutti i costi di capirmi per non fare trapelare la paura di conoscere un comportamento, un'azione, un ragionamento che va ben oltre alla quotidianità e alla limitazione di tutta questa gente che mi circonda.