Amo i gatti.
Non è propriamente quello che ci si aspetterebbe di leggere nella biografia di una aspirante scrittrice, ma penso sia quello che più mi descrive.
I gatti sono dolci ma perché noi li vediamo tali. Ma in realtà sono dei predatori, capaci di qualsiasi cosa per catturare la preda, o in generale per ottenere quello che vogliono. Sono intelligenti? Non so, forse si, forse no, di certo sono ottimi osservatori e sanno mutare quello che vedono in azioni utili a ottenere quello che vogliono. Sono docili se non disturbati, mansueti quando decidono di esserlo, sensuali nei movimenti, letali nella caccia. Stanno al nostro fianco ma imponendo una distinzione negli spazi personali. Sto con te perché mi piaci ma non ti permetto di privarmi della mia libertà.
Nell'amore si seducono sensualmente ma poi al momento giusto consumano in modo feroce e passionale.
Probabilmente sto deviando dall'etologia pura umanizzando molto i loro comportamenti ma d'altronde siamo fatti così noi umani, no? Interpretiamo tutto dal nostro punto di vista.
E' una colpa, forse anche un pregio. Non distruggi quello che umanizzi. Forse.
Mi sento un po' gatta? Forse. O forse cerco un gatto che mi stia al fianco.
O forse, semplicemente, non sapevo cosa scrivere qui.
Leggetemi. Magari vi piace pure.