Volevo fare una riflessione sulle vicende di questi giorni. Per mesi abbiamo sentito sulla nostra pelle e sui notiziari gli effetti devastanti del virus, numeri che aumentavano mentre le speranze di un possibile ritorno alla vita normale scemavano sempre di più, oggi molto probabilmente il coronavirus è passato in secondo piano rispetto alle vicende che purtroppo stanno accadendo negli USA. In ogni caso, credo che in entrambi i casi viene negato quello che è il diritto alla libertà; che differenza c'è tra l'essere nero o bianco? Nessuna. Siamo stati costretti a casa, non abbiamo visto i nostri amici, ci siamo sentiti soli ed intrappolati per la nostra sicurezza. Davanti alla morte siamo tutti uguali, perché non possiamo esserlo anche in vita? Che senso hanno avuto le lotte per rivendicare i diritti civili (che abbiamo tutti per nascita, senza distinzioni), i discorsi se poi un poliziotto uccide un uomo di colore senza un vero motivo e non viene nemmeno condannato? Siamo sicuri di essere nel 2020? Dove sono finiti i principi di libertà di cui tanto si vanta la dichiarazione d'indipendenza? Invece di unirci contro il nemico comune (il COVID-19) ci stiamo distruggendo a vicenda. È veramente questo il mondo in cui vogliamo vivere? Per la prima volta nella mia vita mi disgusta il colore colore della mia pelle e non capisco i sostenitori di quest'abominio. Che valori insegneremo ai nostri successori? Dicono che la storia si ripeta, ma io credo che sia l'uomo a continuare a sbagliare non imparando niente dal passato.. L'odio è sbagliato in tutte le sue forme e niente lo può giustificare, ficchiamocelo in testa ed impariamo a rispettarci a vicenda.
Scusate lo sfogo.