deliartemisia
Recensione: La scitilla dell’Adlon. Il racconto ha un incipit che immediatamente mi ha coinvolto e l’ho percepito come un invito alla lettura; in primo luogo sottolineo che mi appassionano le storie ambientate nel periodo storico antecedente alla seconda guerra mondiale perché considero quell’epoca un bivio importante, fondamentale, per l’intera umanità. Le vicissitudini e le decisioni prese in quel determinato tempo da tutti coloro che lo hanno vissuto, ha reso possibile quello che oggi è la visione di libertà della società mondiale. In secondo luogo, il racconto, ambientato in una Berlino ancora ignara, ma che gettava le basi all’immane tragedia di cui sarebbe stata causa e nello stesso tempo vittima, rende i personaggi reali pertanto la storia non li può rendere anonimi, ma attori del proprio destino. Quindi, quel senso storico che viene descritto attraverso particolari quali oggetti, sfumature nei dialoghi e gli stessi atteggiamenti dei personaggi, potrebbero essere visti come un necessario inserimento per arricchire il racconto, in realtà è un escamotage narrativo che ha lo scopo di creare empatia nel lettore. Ho letto più di cinque capitoli e sinceramente porterò a termine La scintilla dell’Adlon perché ritengo che il profilo caratteriale dei personaggi sia straordinariamente reale, mai sopra le righe o caricaturali, ma profondamente sinceri con le loro debolezze e virtù sul palcoscenico rappresentato dall’Hotel Adlon. CONTINUA NEL PROSSIMO MESSAGGIO.
Flavio_Garganese
@deliartemisia Ciao, ti ringrazio per il caloroso commento. Lieto la storia ti stia piacendo, a presto.
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