Scrivere è come la pipì: ti scappa. 

Vorrei drogarvi di quello che scrivo.
Se vi interessa, spaccio parole.

Un giorno mi adoro, un giorno mi odio. 
Tutto suona meglio nella mia testa. A tradurre in parole ciò che immagino tutta la magia svanisce. 
E nessun lettore avrà mai il piacere di gustare in pieno quello che sento, io compresa. 
La mia vita è fatta delle mie distrazioni. Non posso dire che sia la mia seconda vita. La vostra è la mia seconda vita. 
Io vivo di ciò che immagino, vivo nel mio mondo di pensieri. 
Sono forte, sono fragile, sono cinica, sono sensibile. 
Sono precisa, sono distratta. Parlo tanto e non parlo mai.
Potrei usare mille aggettivi per descrivermi, ma andrebbero bene tutti e non andrebbe bene nessuno. 
Prima o poi dovrò accettarlo. C'è solo un modo per descrivermi. Sono una scrittrice. 
E sarò destinata ad esserlo per sempre.

To write is a bit like growing, don't you think?
Every time you write, you feel big. After some time, you end up hating all you wrote when you felt big, because you realize you were so little. And it keeps happening, it's a continuos cycle. You feel big and then you hate yourself.
And when we're big for real, creativity vanishes. Words' wrinkles start to emphasize, covering fantasy. 
This is writer's life. This is my life.

How am I? I'm strong, I'm frail, I'm cynical, I'm sensitive. 
I'm attentive, I'm distracted.
I could use a thousand of adjectives to describe myself. But every word could fit and every word could not. 
Sooner or later I'll need to accept it. There's only one way to describe me. I'm a writer.
And I will be it forever.

Per maggiori informazioni: "Guardate quant'è originale il titolo della mia challenge", cap. 8 di The Call the Rising Sun (13 mie stranezze).