Bad Blood.
Molti si chiedono perché io abbia scelto di dare questo nome al mio libro: alcuni pensano sia per la celebre canzone di Taylor Swift; altri, i più attenti e meticolosi, forse sono riusciti a cogliere il messaggio che voglio far passare attraverso i personaggi di Arya e Chris. “Cattivo sangue”, questo significa, e traccia perfettamente il profilo di Arya, una giovane ragazza che dopo la morte della madre scopre un’altra faccia di sé. Tormentata dai suoi mostri interiori è sempre alla continua fuga del problema fino a quando le circostanze non le sbatteranno in faccia la verità e solo allora prenderà in mano la situazione e deciderà di affrontarlo.
“La vita non è tutta rose e fiori: perché le rose hanno le spine e come tutti i fiori appassiscono” la prima parte si apre così, ed è un invito ai lettori di abbandonare i vani tentativi di perfezione, perché la perfezione non esiste. Ognuno di noi ha una faccia che odia di sé e che non ha il coraggio di affrontare. Quella faccia che lasciamo uscire solo nei momenti di rabbia o di profonda delusione.
“La mia debolezza è un’arma a doppio taglio: crea la forza che distrugge i miei demoni interiori ed è la forza che li forma…” solo nella seconda parte la protagonista si renderà conto di essere costretta a convincere con il mostro che c’è il lei. Perché imparare a convivere con l’altro nostro volto è l’unico modo per controllarlo e per far sì che non si riveli solo nei momenti in cui siamo vulnerabili.
Bad Blood vuole lottare contro quella auto-dannazione nel quale molti di noi scelgono di affogare.
“A chi ogni giorno lotta contro i propri demoni” ecco a chi è dedicato, perché ognuno di voi si possa immedesimare tra le righe del mio più grande progetto.
Finalmente, dopo due giorni di lavoro, posso presentarvi la nuova copertina di "Bad Blood" interamente progettata, disegnata ed editata da me.