GiuliaNimei

La scorsa settimana in un momento di strana e felice follia, non so come né perché, dopo aver finito la giornata lavorativa sono riuscita finalmente ad avere l'impulso di prendere carta e penna (che sono ancora e sempre i miei mezzi preferiti) e di buttare giù tre pagine di un romanzo che ho lì, fermo in cantiere come una nave dimenticata, da anni. 
          	Chissà come arrivano questi impulsi e soprattutto chissà perché durano così poco. 
          	
          	A voi capita di rimanere bloccati per mesi e poi così, senza alcun preavviso, ritrovare l'ispirazione ma solo per pochi minuti, se si è fortunati pochi giorni?

GiuliaNimei

La scorsa settimana in un momento di strana e felice follia, non so come né perché, dopo aver finito la giornata lavorativa sono riuscita finalmente ad avere l'impulso di prendere carta e penna (che sono ancora e sempre i miei mezzi preferiti) e di buttare giù tre pagine di un romanzo che ho lì, fermo in cantiere come una nave dimenticata, da anni. 
          Chissà come arrivano questi impulsi e soprattutto chissà perché durano così poco. 
          
          A voi capita di rimanere bloccati per mesi e poi così, senza alcun preavviso, ritrovare l'ispirazione ma solo per pochi minuti, se si è fortunati pochi giorni?

GiuliaNimei

So, this is a question for all the writer of the community. It's been a year since I last had time and inspiration for a chapter, have you ever felt blocked in a way while writing a novel? How did you unlocked the situation?

Dark_Flame_94

@GiuliaNimei Ah, il lavoro! Capisco bene la sensazione allora!
            Diciamo che in questo caso di solito, almeno nel mio caso, per "sbloccarmi" e ricominciare a scrivere cose sensate sono servite due cose: riprendere a leggere con costanza (ma non qui su wattpad, intendo proprio libri di autori professionisti, che essendo tali sanno regalarti più facilmente emozioni e spunti, almeno la maggioranza delle volte), il che giuro aiuta un casino, e a "costringermi" un pochino nelle fasi iniziali. Cioè, magari anche scrivere un mini racconto senza una fine, o iniziare qualcosa senza nulla di più che una misera immagine nella testa, tanto per riprenderci la mano.
            Secondo me con il tempo potrebbe benissimo tornare tutto "alla normalità" già da sé, ma non potendolo sapere e, visto che la cosa ti preoccupa, sintonizzarti di nuovo è il tuo obiettivo. Se riesci prova a scrivere qualcos'altro, altrimenti rileggi i tuoi vecchi lavori e vedi se riesci a rientrare un po' nell'ottica giusta.
            Avendo avuto grossi problemi con questo blocco maledetto, so bene quanto possa essere frustrante questa situazione.
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GiuliaNimei

@Dark_Flame_94 Grazie cara per la tua risposta. Purtroppo ho smesso di scrivere quando ho iniziato a lavorare lo scorso anno e ho iniziato a fare orari assurdi che mi hanno portata via dalla mia storia. Nel momento in cui questo è successo avevo ancora mille idee e sapevo già come sarebbe andato il corso degli eventi, ma ora devo dire che mi sento lontana una galassia (che rimaniamo anche in tema). Nel frattempo però ho scritto molte poesie e molti articoli sul mio blog, ma nessuna storia. La mancanza di tempo non solo di scrivere ma anche di pensare era la chiave, ma ora il tempo si è sbloccato eppure io non mi sento più in grado di scrivere qualcosa che abbia un senso diciamo. Altre volte mi è capitato di bloccarmi con una storia, ma di iniziare nuove avventure, questa volta è diverso e un po' inizia a preoccuparmi, poi magari è solo una sciocchezza...
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Dark_Flame_94

@GiuliaNimei  Ti rispondo in italiano perché non sarei proprio capace di scrivere un concetto simile in inglese. 
            Dunque, sì, mi è capitato. Moltissime volte. La risposta sul "come sbloccarsi" è un po' contorta. Il punto è che bisogna capire perché ci si è bloccati: ci possono essere un sacco di motivi. Ti chiedo perciò se  il problema è legato a una mancanza di idee su cosa deve accadere, se non sai più che strada debba prendere la storia in questione, se lo sai ma non riesci a scriverlo, se per qualche motivo ti senti semplicemente lontana dalla storia o se non ti soddisfa più. Inoltre, ti chiedo anche per capire bene, il problema è legato solo all'opera in questione, o sei bloccata in generale? Ti viene mai voglia di iniziarne un'altra, o magari ne hai già iniziate altre?
            Per precisare, mi sono capitate tutte queste opzioni che ti ho elencato, quindi diciamo che ti capisco qualsiasi sia la tua risposta. Penso che in alcuni casi ci si possa lavorare su per sbloccare la situazione, altre purtroppo mi è capitato di dover lasciare la storia incompiuta perché ormai non c'era più nulla da fare.
            
            Sono stata assente parecchio tempo da questa piattaforma, ma ricordo che avevo iniziato una tua storia all'epoca e mi piaceva molto. Anche per questo vorrei aiutarti, se posso... 
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GiuliaNimei

Oggi è l'anniversario della morte di Cesare Pavese, in assoluto l'autore a me più vicino di tutta la letteratura italiana. Sessantotto anni sono passati da quando il suo genio ha lasciato questa terra, ma ringrazio la vita per i suoi scritti, perché a me è arrivata la sua anima. Ed è questo che mi spinge a scrivere, il voler passare qualcosa a qualcuno, e sono sicura di esser ben lontana dal mio obbiettivo, ma continuerò a tentare, finché non emozionerò qualcuno.

GiuliaNimei

BIG QUESTION e per favore se avete cinque secondi di tempo rispondetemi perchè ne ho davvero molto bisogno. 
          Cosa trovate più invitante, un libro scritto in prima persona o in terza persona? e perchè?

GiuliaNimei

@Old_Key Grazie per la tua preziosa opinione! Sei stata gentilissima
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Old_Key

@GiuliaNimei io preferisco la terza perché permette di avere più POV. Gestire una storia con un solo POV in prima persona è molto difficile. 
            Robin Hobb, per esempio,  nelle sue trilogie dei Lungavista e dell'Uomo Ambrato ci è riuscita e molto bene, ma io la preferisco nelle altre storie de I Mercanti di Borgomago dove spazia coi POV di tutti i personaggi dando una visione molto più ampia.
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GiuliaNimei

Io vi chiedo scusa per l'assenza a quei pochi che l'avranno notata, ma si tratta di un periodo molto confuso della mia vita e mi sembra di avere poco tempo per fare troppe cose. 
          Tornerò, prometto! E spero al più presto perchè Astrid, Sandra, Ian e Maurizio mi mancano da impazzire.

GiuliaNimei

A tutti voi amici cari auguro un gioioso periodo di feste e spero che il 2017 possa portarvi mille nuove storie per farvi sognare ed evadere da questa realtà triste e spaventosa che si sta sviluppando attorno a noi. La speranza non perdiamola mai, è quella che ci tiene vivi e ci tiene sognatori e non c'è nulla di bello come avere ancora la capacità di avere sogni e credere in un futuro migliore!