Sfogo time
Dopo aver cercato a lungo la mia strada e aver proceduto per prove e (molti) errori, dopo essermi sentita inutile, un fallimento, una destinata a sparire nella polvere, un parassita senza possibilità di contribuire al bene dell’umanità o del pianeta, ho imboccato finalmente un sentiero che mi ha reso fiera di me e con un obiettivo da raggiungere. E la vita ora e’ tutta un’altra cosa. Ma Per quanto io sia felice e orgogliosa di chiamarmi studentessa di Psicologia e sogni il giorno in cui sarò in grado di aiutare le persone a capire i mostri che scuotono loro la mente e magari ad imparare ad accettarli, ci sarà sempre quella parte di me che guarderà i camici bianchi con occhi sognanti.
Ci sarà sempre una stretta al cuore, ascoltando chi studia medicina. Ci sarà sempre un brivido, osservando i gesti di un medico o anche solo guardando il Dottor House. Ci sarà sempre una me rannicchiata in un angolino a piangere, perché non e’ potuta diventare un’erede di Esculapio.
E ci saranno sempre momenti come questi, in cui ricorderò tutto e starò malissimo.
Perché ti ripetono che alcuni sogni non si avverano sin da quando sei alta così, ma non ti avvertono di quanto facciano male i frammenti di quelli distrutti.