A me dell'anno 2017,
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La luna racconta silenziosamente con
una voce che nessuno può udire,
i continui movimenti della marea,
che fanno da scenario agli evanescenti ricordi della luna.
Le stelle testimoniano l'arcano in una
lingua che nessun può decifrare.
Il cielo è troppo vasto per me,
ed il tempo scorre troppo velocemente.
Senza conoscere nulla,
sto raccogliendo parole invano,
che finiscono col marcire nella tema.
Ciò nonostante, io griderò. Anche non conoscendo il perché, innalzerò la mia voce.
Possa il mio eco raggiungere il cielo?
E allora, anche un nuovo sole potrà infine sorgere?
"Nessuno ha mai visto il futuro"
Io innalzerò la mia mano ed afferrò il vento glaciale.
Colpita dalla disperazione!
Tutti i sogni e i tormenti rimangano nel passato.
Il mondo è immerso in un crepuscolo dormiente.
Io andrò avanti, verso un domani sconosciuto!
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Autore****
Testo nascondo in un quaderno pieno di dolore dell'anno 2017.