@ cecyy08 anche perché essi hanno difetti e storture del marxismo non indifferenti; nel marxismo esiste il concetto di avanguardia, il gruppo che comanda il proletariato nella lotta di classe mentre esso lavora (non può essere tutto armato o sarebbe un disastro, una folla inferocita armata di M16 non può fare cose intelligenti senza qualcuno che la guidi); quando una rivoluzione ha successo si forma l'intellighenzia (dalla parola russa intelligencja), una "burocrazia" che coordina lo Stato, i piani quinquennali ecc... Essa in tutte le rivoluzioni divenute totalitarie (Juche, Maoismo e in generale la Cina dopo Mao (anche se per me quella è un capitolo a parte, non la condono ma nemmeno la condanno completamente e totalmente), stalinismo, hoxaismo, DDR del periodo brezneviano con Honeker...) è divenuta non l'avanguardia della rivoluzione, intelligencja, ma una classe a parte, sopra il proletariato (in russo esiste la parola nomenklatura per indicarla (in generale in Russia con lo stalinismo si sono riciclati elementi zaristi (l'NKVD che riprende ufficiali dall'Okrana (anche se l'armata rossa con Lenin aveva già elementi zaristi ma c'è da dire che l'esercito regolare A era necessario, le guardie rosse non sarebbero riuscite a sconfiggere gli aggressori dell'Intesa, B è per natura la parte più conservatrice), il feldmaresciallo Suvorov e il feldmaresciallo Kutuzov riabilitati dalla propaganda, l'apparato statale imperiale riciclato nella nomenklatura...); esso è la base di tutti i problemi, imborghesisce la rivoluzione proletaria e fa insorgere tutti i problemi di conservatorismo estremo, totalitarismo ecc...