@ Emada83 Sono d'accordo con te fino a un certo punto, nel senso, se le copertine fossero tutte bianche e provviste solamente di un titolo, le persone farebbero molta più difficoltà a catalogare un romanzo. Mi spiego meglio: prendi "il nome della rosa", se io non sapessi minimamente di che parla potrei pensare davanti a un titolo come questo che il libro tratta di botanica. Se con lo stesso titolo io vedessi la raffigurazione di una rosa tatuata sul collo di una procace ragazza potrei dedurre che il romanzo tratti d'amore, o via dicendo se vedessi il fiore di cui sopra stampato sulla carlinga di un aereo da guerra ecc... ecc... Per me, la copertina, conta eccome, fermo restando la bontà di quello che c'è scritto dentro. Per fartela breve l'immagine sulla copertina è la prima cosa che si nota e, se fatta bene, può aiutarti molto nella scelta del libro.
Io che non amo tantissimo il genere fantasy (mi perdonino chi invece li apprezza e li scrive) probabilmente non mi soffermerei davanti all'immagine di un drago che vola sopra le torri di un castello.
La copertina che avevo prima era... "più inquietante" diciamola così. Questa, a mio parere, con la tristezza nello sguardo della bambina raffigurata, indica molto meglio la trama del mio romanzo, non perché sia "solamente" triste, ma perché racchiude un momento di dolore che poi sfocerà, molto probabilmente in una rivalsa.
Detto questo, chi ci vede la tristezza, chi ci vede l'inquietudine nello sguardo, per me va bene! Richiama comunque l'attenzione e la curiosità nel comprendere lo stato d'animo nella bimba raffigurata.