Kamado-Kun

↓   *importino, dayum

Kamado-Kun

a volte è strano come parecchie cose che "sembrano" difficili e impossibili, col passare del tempo importano sempre meno.
          Ad esempio, un mese fa ho avuto una verifica di fisica (ho molta paura di fisica) e mentre leggevo le info sul libro ho pensato: "in awhile, this won't matter anymore. scorderò queste cose che sto studiando e la paura che sto provando sarà un ricordo, è un qualcosa che importa ORA" e sinceramente è un concetto assurdo

Kamado-Kun

E INVECE. e invece, grazie a questa totale situazione, ho capito una cosa. ho capito che la rassegnazione non è molto spesso necessaria e giusta.
          Mi ero rassegnata, totalmente. stavo cercando di imparare a vivere per qualche altro mese con quella catena al braccio, pensando a come alleggerirla, dandomi mentalmente forza pensando "è okay, potrò gestirla. la terrò con due mani, così peserà di meno. e cercherò di non pensarci, di non basare il mio essere sull'esistenza di essa". Quando, ciò che non pensavo potesse accadere, è invece apparso davanti la mia anima.
          La catena è caduta.
          La catena si è tolta.
          L'ultima catena rimasta, fattami forza, è invece caduta al suolo. ed il rumore che ha prodotto, sarò sincera, mi ha fatto piangere.
          ho sentito la mia anima liberarsi.
          non ho più catene.

Kamado-Kun

le ho tolte, tipo, tutte, credo!. ma ne è rimasta una. nonostante questo non riesco a sentirmi fiera di ciò che ho fatto, non riesco a sentirmi fiera del fatto che ho rimosso tutte le catene perché né rimasta una.
          Mi sono resa conto del fatto che dovrei, invece, ringraziare me stessa per averle tolte. per averci pensato, per averci anche un minimo provato. perché respiro, adesso