@EarleenMurphy ho scritto questa recensione (sorry fo the typo error, ho scritto di corsa in ufficio): Ci sono racconti che, nella loro semplicità, riescono a evocare ricordi ed emozioni universali. Questo testo cattura l’essenza dell’adolescenza con una delicatezza disarmante, attraverso le voci di Noelle e Jessica. Fin dalle prime righe, l’autrice ci introduce in un mondo fatto di complicità e piccole insicurezze, come nella scena in cui Jessica dice: «Ora devo solo aspettare di rincontrarlo e ho il presentimento che accadrà presto», trasmettendo tutta l’euforia di un’età in cui i sentimenti sono travolgenti.
Jessica è il cuore pulsante della storia: energica, ottimista, sempre pronta a spronare l’amica Noelle, insicura e delicata. Questo equilibrio si riflette nei dialoghi freschi e spontanei, come quando Jessica esclama: «Sono contenta! Sei innamorata!» o propone con entusiasmo: «Organizzerò un finto incontro-scontro; nei film funziona così!» Frasi che racchiudono la spensieratezza e la follia tipiche di quel periodo della vita.
Il racconto intreccia sapientemente amicizia e primi amori, restituendo momenti di rara autenticità. La scena in cui Noelle si scontra per caso con il misterioso ragazzo dagli «occhi azzurri» è scritta con una tenerezza che fa sorridere: «Scusami, scusami tanto…» dice Noelle, mentre lui, con disinvoltura, risponde: «Insomma guarda dove vai!». È un momento semplice, ma capace di cristallizzare l’imbarazzo e la gioia di un primo incontro.
Lo stile dell’autrice è scorrevole e fresco, con descrizioni essenziali ma efficaci: «Avevo i capelli poco più che mossi, gli occhi non marrone chiaro o scuro, semplicemente marrone e una spruzzata di lentiggini sul naso.» Con poche parole, conosciamo Noelle e la sua genuinità.
In definitiva, questo racconto è un piccolo gioiello narrativo, capace di far sorridere e di lasciare una dolce nostalgia. Un omaggio alla giovinezza, alle amicizie che restano e ai primi amori che trasformano.