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Lady_Kas
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Sono passati quattro giorni da martedì, il dolore è immenso ma sto tornando a fare pace col mio lavoro. Martedi due bambine sono state uccise dalla madre e non è stato solo questo a distruggermi. È successo tutto nella via dove sono cresciuta, in un posto che prima di diventare casa accoglienza, quando avevo 7/8 anni era un luogo di gioco per i bambini, un luogo dove io ho giocato. Passavo davanti a quel posto ogni giorno. Il destino ha voluto che il mio primo giorno da educatrice fosse lì, più di due anni fa ormai. Quel luogo l'ho frequentato da adulta, turni di sostituzione, riunioni e gli animali nei recinti a cui andavo a dare da mangiare. Ho visto la mia via riempirsi di tutto. Polizia. Medici. Protezione civile. Carabinieri. Giornalisti. Fotografi. Curiosi. Ho visto la mia coordinatrice crollare. Ho visto i responsabili del servizio sociale piangere e mettendo da parte i nostri ruoli istituzionali ci siamo consolati insieme di fronte ad un dolore inspiegabile. Come una squadra ci siamo stretti per rialzarci e fare i conti con tutto. Quelle bambine le conoscevo. Quella mamma la conoscevo. Non conoscevo chi sui social ha scritto cattiverie. Non conoscevo chi ha inviato insulti sulle mail istituzionali. Non conoscevo nessuna delle persone che ha perso del tempo per provocare dolore sopra un dolore già di per sé forte. Ho 25 anni e amo il mio lavoro ma davanti a queste cose vacilla tutto. I dubbi si insinuano nel cervello e non ti fanno dormire anche se sai di aver guardato tutto. Osservato tutto. Scritto tutto. Alla fine però siamo umani e con un sorriso sosteniamo i nostri utenti ma dentro crolla tutto. Sono un'educatrice. Non ci sono assassini, venduti al diavolo o mazzette nascoste. Siamo persone che cercano di fare del proprio meglio cercando di fare i conti con la consapevolezza che a volte anche il proprio meglio non basta di fronte a certe situazioni.
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LadyJensen
Io che mi accorgo che è sparita la mia storia preferita </3 :""""(
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Lady_Kas
Sono passati quattro giorni da martedì, il dolore è immenso ma sto tornando a fare pace col mio lavoro. Martedi due bambine sono state uccise dalla madre e non è stato solo questo a distruggermi. È successo tutto nella via dove sono cresciuta, in un posto che prima di diventare casa accoglienza, quando avevo 7/8 anni era un luogo di gioco per i bambini, un luogo dove io ho giocato. Passavo davanti a quel posto ogni giorno. Il destino ha voluto che il mio primo giorno da educatrice fosse lì, più di due anni fa ormai. Quel luogo l'ho frequentato da adulta, turni di sostituzione, riunioni e gli animali nei recinti a cui andavo a dare da mangiare. Ho visto la mia via riempirsi di tutto. Polizia. Medici. Protezione civile. Carabinieri. Giornalisti. Fotografi. Curiosi. Ho visto la mia coordinatrice crollare. Ho visto i responsabili del servizio sociale piangere e mettendo da parte i nostri ruoli istituzionali ci siamo consolati insieme di fronte ad un dolore inspiegabile. Come una squadra ci siamo stretti per rialzarci e fare i conti con tutto. Quelle bambine le conoscevo. Quella mamma la conoscevo. Non conoscevo chi sui social ha scritto cattiverie. Non conoscevo chi ha inviato insulti sulle mail istituzionali. Non conoscevo nessuna delle persone che ha perso del tempo per provocare dolore sopra un dolore già di per sé forte. Ho 25 anni e amo il mio lavoro ma davanti a queste cose vacilla tutto. I dubbi si insinuano nel cervello e non ti fanno dormire anche se sai di aver guardato tutto. Osservato tutto. Scritto tutto. Alla fine però siamo umani e con un sorriso sosteniamo i nostri utenti ma dentro crolla tutto. Sono un'educatrice. Non ci sono assassini, venduti al diavolo o mazzette nascoste. Siamo persone che cercano di fare del proprio meglio cercando di fare i conti con la consapevolezza che a volte anche il proprio meglio non basta di fronte a certe situazioni.
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Lady_Kas
Quando ve la prendete con i servizi sociali mentre dalla comodità della vostra casa commentate un articolo fermatevi a pensare. Fermatevi a pensare che dietro un caso, una famiglia non c'è solo un assistente sociale. Ci sono educatori, coordinatori, psicologi, giudici, tribunali e altri operatori. Veri e propri team che relazionano, scrivono, lavorano ogni giorno per quel benessere che voi non vedete in un allontanamento ma che c'è. Fermatevi a pensare che ci sono persone, persone vere, con dei sentimenti e un'etica professionale. Ci sono persone che oggi hanno vissuto un dramma, che hanno pianto in ufficio per la disperazione di non aver fatto abbastanza, che hanno letto le vostre infondate accuse mentre scrivevano una relazione. C'è un'educatrice che ciò che ha vissuto oggi non lo dimenticherà mai. Ci sono io che sono passata lì davanti, nel posto dove ho fatto il mio primo giorno di lavoro e ho dovuto fermare la macchina poco distante perché non riuscivo più a guidare per le lacrime che annebbiavano la vista. Commentate con parsimonia. Commentate solo se conoscete. A caso fa solo male.
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Lady_Kas
Ho letto la storia di Chiara, uccisa dal vicino di casa nella provincia della mia città. Ho un anno meno di lei e convivo. Abito a piano terra, ho spesso le finestre aperte, ancora più spesso giro in intimo in casa perché non ho l'aria condizionata e il caldo si fa sentire ancora. Sono giorni che resto in casa con le tapparelle alzate il minimo indispensabile per far passare della luce, le finestre chiuse, le apro solo se c'è il mio compagno in casa. Perché alla fine anche se voglio essere indipendente, progressista, femminista e il cazzo che vi pare resto comunque soggetta alla protezione del mio compagno da certe cose e fa male rendersene conto ma è così. Nessuno sano di mente entrerebbe in casa a prendersela con uno di più di 2 metri, tanto meno con la donna di un altro.
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26_Tabitha
@Lady_Kas è stato un fatto di cronaca letteralmente agghiacciante. Quando continuo a sentire questi casi di femminicidio, mi rendo sempre più conto che l'Italia da questo punto di vista è rimasta bloccata nel Medioevo. Le donne andrebbero più tutelate, gli uomini più educati, e sicuro le pene più alzate.
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Lady_Kas
Il capitolo 38 di Matilda sta arrivando! L'ho scritto quasi tutto dopo più di un mese che non scrivevo più niente... Non mi soddisfa molto ma da qualche parte devo riprendere
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Lady_Kas
Alcuni di voi mi hanno scritto sia in privato che con qualche commento se ho intenzione di lasciare le mie opere incompiute. Ebbene no. Non ho sospeso nessuna opera ma in questo momento ho bisogno di tempo perché la mia vita sta per cambiare completamente, tra 7 giorni andrò a convivere quindi sono impegnata con il trasloco e con tutte le solite faccende quotidiane, senza dimenticare il lavoro. Vi prometto che appena mi sistemo riprenderò a pubblicare regolarmente le avventure di Tessa e Matilda ma anche di Adua, senza dimenticare il finale alternativo (e originario) di Johanna.
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Lady_Kas
Ve l'avevo detto che non ero morta!!! Ho aggiornato!!! https://www.wattpad.com/1081731397?utm_source=android&utm_medium=link&utm_content=share_published&wp_page=create_on_publish&wp_uname=Lady_Kas&wp_originator=urxngzEnB6FkFKkZjkgadK%2Fjf%2BtzvwHzUl6Kc4mqnol30uXOepzjxKZKQE%2FAYZw13b83GWaAXrfMXkmbLAacvDakNGZy6EGh58Jg2pxsY%2FulYU1JDQqZ1Bf8YAHHwZ21
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Lady_Kas
Come capire se al ristorante avete fatto schifo: il proprietario del locale viene a farsi un selfie con voi. Scusate ma questa andava raccontata ahahahah
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Lady_Kas
Giusto per la cronaca: non sono morta, sono solo in ferie