Maryanne nasce sugli scaffali stretti stretti e ben ordinati di un piccolo negozio di alimentari a pochi passi da casa.
Un nomignolo, non troppo di fantasia, a cui una bambina dalla "pelle bianca come la neve" si  affeziona tanto da costruirvi sopra tutti i suoi Castelli in aria futuri.
Maryanne che sogna in grande.
Maryanne che spera in grande.
Maryanne che scrive.
Maryanne che canta.
Maryanne che perde i pullman, e poi i taxi, e poi gli aerei.
Maryanne che salta però su tutti i treni perché almeno uno la possa portare lontano.
Maryanne, cresciuta, oggi cerca di guardare oltre le bolle di sapone e la polvere di quegli scaffali stretti stretti, seppelliti dagli anni.
Maryanne fugge, fugge spesso.
Si rincorre e non si trova mai.
Se non quando fissa un foglio bianco e accarezza una penna.
A quel punto, il mondo riprende colore e Maryanne può essere tutto quello che vuole.
Senza più fuggire.