Ammesso che usasse il beccuccio per parlare, cosa ovvia dato che nell'imprecare stava sputacchiando caffè in ogni dove, gli occhi avrebbero dovuto essere a metà del coperchio. O no? In verità, seguendo questo ragionamento stavo presupponendo che l'anatomia di una caffettiera rispecchiasse quella umana.
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Dato gli infausti presagi del precedente capitolo, torno anche oggi a pubblicare. Il sottotitolo potrebbe essere "in cui Simone affronta una stoviglia" ma dirlo così la farebbe sembrare troppo coraggiosa