Nekior

TANTI AUGURIIIII (a me) 

Nekior

•Mercoledì 24 Agosto 2016•
          
          Rientro in casa per pranzo dopo una mattinata calma e piuttosto anonima.
          Ho fame.
          Ma la fame passa subito, quasi nello stesso momento in cui apro la porta.
          Fin dal corridoio si sente il TG parlare di terremoto.
          
          Basta poco, qualche minuto e giusto il tempo di sedersi sul divano per sentire il groppo in gola che appare.
          C'é stato un terremoto nel Centro Italia, ha distrutto quasi tre paesi.
          Le vittime ci sono, le persone sotto le macerie anche. Molti si sono salvati, ma non hanno più nulla.
          
          Si scava, si lavora da questa notte, si tenta di aiutare come si può. Volontari, vigili del fuoco, chiunque. 
          
          E un po' non posso evitare di sentirmi uno schifo. Sono a casa, sono salva, non ho sentito nemmeno una leggera scossa e tutti i miei famigliari stanno bene.
          Non posso nemmeno aiutare.
          
          Vedo gente, persone arrampicate sulle macerie che fanno tutto ciò che possono per aiutare e io invece sono ferma, davanti a uno schermo, ad accettare passivamente quello che é successo.
          
          Il groppo in gola si fa più grande, silenzio é tutto ciò che mi permetto di fare.
          Guardo le immagini della tragedia scorrermi davanti, le persone disperate.
          
          Fosse per me partirei in questo momento per andare ad aiutare, ma non posso: non ho la macchina né qualcuno che abbia voglia o intenzione di portarmi là.
          Non so cosa fare.
          
          Allora ascolto, ascolto dentro di me.
          Il dolore che provo per persone che non conosco, per posti in cui non sono mai stata.
          Eppure sto male.
          Sto male perché in realtà io sono lì con loro, perché un po' soffro anch'io quello che stanno soffrendo loro.
          
          Non ci sono con il corpo, ma la mia mente é lì, accanto a chi soffre.
          E alla fine, l'unica cosa che posso fare, é tentare di cingerli in un abbraccio mentale e condividere insieme a loro il dolore.
          
          "Restate in piedi, anche se questa terra trema".
          
          K.

Nekior

Ti ringrazio molto, avevo le lacrime agli occhi ♥. Mi piacciono molto anche le tue, di parole, quando esprimi i tuoi pensieri sul tempo e sui ricordi
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moniylwn

parole meravigliose
               si sente che le hai scritte col cuore
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