Quando ero piccola mettevo le braccia nella maglietta e dicevo alle persone che le avevo perse. Dormivo con tutti i peluche, così nessuno di loro si offendeva. Avevo quella penna a 4 colori e cercavo di spingere tutti i bottoni in una volta sola. La decisione più difficile era scegliere con quale gioco del nientendo giocare. Aspettavo dietro la porta per spaventare qualcuno, ma poi me ne andavo perché ci mettevano troppo tempo o perché dovevo andare in bagno. Fingevo di dormire così mi portavano in braccio nella mia stanzetta. Pensavo che la luna seguisse la mia macchina. Guardavo due gocce d'acqua scivolare sulla finestra e facevo finta fosse una gara. Andavo al computer solo per usare paint o giocare a qualche gioco già presente. Gli unici amici falsi che avevo erano quelli immaginari. Mi sbucciavo le ginocchia cadendo, che comunque guarivano meglio di un cuore spezzato. Ricordo quando ero bambina e non vedevo l'ora di crescere.
- Palermo
- JoinedJuly 5, 2017
Sign up to join the largest storytelling community
or