Nimue_

Vi capita mai di ascoltare della musica e immaginare delle scene in maniera così vivida che sembrano una trasposizione cinematografica della vostra storia?
          	
          	A me spessissimo e devo dire che non sempre è una cosa positiva. A volte la narrazione (per esempio quella in prima persona) limita ciò che può essere descritto e non tutto quello che immaginiamo può essere messo per iscritto in maniera sensata e scorrevole. Mi capita di pensare delle scene fighissime che però accadono nei retroscena, a personaggi che non sono quelli "narranti": come evitare di scartare queste idee? 
          	
          	Mi sono chiesta spesso come ovviare a questa "problematica", ma ancora non ho una risposta precisa.

Extro76

Mi associo a quanto detto da Nic345Ma, aggiungendo che nulla vieta di fare qualcosa di più sperimentale rispetto a quello che un classico romanzo scritto tutto in prima persona. Puoi alternare capitoli che parlano dall'alto dell'onnisciente punto di vista cosa succede nel mondo, potresti raccontare con dovizia di dettagli, come una scena al rallentatore, di una bomba che viene sganciata in una città e delle sue conseguenze, per esempio. Cancella quei paletti autoimposti e spazia in quello che vuoi raccontare, semmai poi troverai un modo per includerlo nella storia. Io ad esempio avevo scritto un racconto in prima persona di un alieno che arriva nel nostro Universo, ora sto scrivendo un romanzo scritto in terza persona più punto di vista onnisciente. Come ho integrato il pezzo in prima persona? L'ho fatto raccontare all'alieno, in questa maniera non ho quasi dovuto toccare il testo originale. Ribadisco quindi il mio consiglio: butta giù la scena che hai immaginato, poi troverai un modo armonioso per includerla. Saluti e congratulazioni per l'ottimo lavoro.
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GiuliaNimei

@Nimue_ Assolutamente sì cara Nimue! 
          	  Anche a me spesso capita di ascoltare musica e che questa attivi un grande flusso di immaginazione, anche se molte volte è difficile riuscire a trasporre tutto quello che si è creato nella mente su carta. 
          	  A volte si tratta del punto di vista del narratore, certamente questo ha una grande influenza, ma a volte è anche l'impossibilità per me di descrivere a parole esattamente tutto ciò che ho immaginato ed è avvenuto.
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Nimue_

@JHomeless io sono un'amante del POV in prima persona, non lo nego, ma più che per le scene d'azione (che diventano quasi una sfida divertente da cogliere) delle volte mi sento stretta quando immagino eventi che accadono dietro le quinte, ma che sono inevitabilmente utili alla trama. Posso sempre riprenderle e spiegarle successivamente, certo, ma penso sempre che sarebbe bello per il lettore "viverle", leggere di come accadono mentre accadono!
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InkDante

Ciao, scusa il disturbo questa è la mia prima storia che pubblico su Wattpad.
          Mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensi. Se ti va di leggerla, mi farebbe davvero piacere se potessi darmi un tuo parere sincero.
          Grazie mille in anticipo per il tuo tempo e per qualsiasi feedback tu voglia darmi❤️

Nyx_rc

ho iniziato a leggere Entropy due anni fa, e mi sono appassionata talmente tanto a questa storia che l'ho letta tutta d'un fiato e nel giro di poco sono riuscita a mettermi in pari. 
          Entropy mi ha accompagnata nei due anni più difficili della mia vita, perciò ha un valore affettivo enorme per me.
          non è una semplice storia su wattpad, è una delle storie che più mi ha fatto sentire compresa su questa piattaforma, con una scrittura magnifica (tra le migliori che abbia visto qui) e dei personaggi stupendi e profondi.
          penso davvero che si meriterebbe molto più successo. 
          scrivo questo messaggio perché spesso dopo tanto tempo che un autore non pubblica, quest' ultimo ha paura che la sua storia sia stata dimenticata, ma non è così, davvero! io, come un sacco di altre persone, sono molto affezionata a questa storia, e sarei felicissima di vederla continuare❤️
          ti prego dacci notizie

Nimue_

@Nyx_rc, come posso ringraziarti di queste splendide parole? Tornerò, promesso <3 non so quanto tempo ci vorrà, ma Nicholas e Sybil saranno ancora qui ad accoglierti. Un abbraccio forte!
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Leandro732398

Scusa la domanda stupida, ma anche tu hai studiato fisica?
          E se sì, ti piace ancora?
          E cosa è più faticoso, secondo te, sfinirsi su problemi complessi spremendo il massimo della propria capacità razionale o tentare attraverso il testo di dare una forma leggibile all’io narrante e al suo impulso creativo?
          Personalmente ho amato molto la fisica, teorica soprattutto, e amerei molto saper scrivere.
          Tuttavia, non sono diventato né un buon fisico teorico, né sono mai riuscito a scrivere la storia a cui penso da almeno quarant’anni.
          Non sono una persona straordinaria, tutto qui. Col tempo mi ci sono abituato e non mi pare un dramma.
          Tu sei giovane?
          Credo di sì, hai tanta voglia di fare  e non temi le critiche.
          Io , invece, non le sopporterei affatto le critiche.
          Ma d’altronde, non ho neanche tanta voglia di fare.
          Buona fortuna con la letteratura!
          E se vuoi parlare di fisica, sei la benvenuta.
          Ciao

lolaciotola666

Ciao @Nimue_,
          ho letto la tua storia Entropy circa un anno fa, per caso, mentre ero alla disperata ricerca di qualcosa di appassionante e degno di attenzione. Sono rimasta incollata a leggere dall'inizio alla fine ininterrottamente, mangiandomi le parole come se da quella storia dipendesse la mia vita. Mi rivedevo in Chol moltissimo, lo ammiravo, ne ero ammaliata.. e ora, a distanza di un anno, mi stupisce riconoscere quanto io sia in realtà più vicina alla travolgente Sybil e quanto questo mi piaccia. Non sono mai stata Nicholas Reichenbach e probabilmente mai lo sarò, ma va bene così, sono contenta di essere una Sybil Crowford. 
          Mi ha colpita non solo l'originalità della trama, dei personaggi e dei dialoghi, ma soprattutto l'accuratezza lessicale e la conoscenza scientifica. Non è scontato o banale riuscire ad adattare e inserire ciò che si ha appreso magari nel proprio percorso scolastico in un contesto narrativo che deve arrivare a un pubblico di lettori e suscitare in loro qualcosa. Beh, ci sei riuscita. E per questo ti ringrazio, perché rileggere Entropy mi fa provare belle sensazioni ogni volta.. è come sentirsi a casa grazie a un libro, bellissimo no? 
          Spero davvero che possano esserci presto nuovi capitoli del secondo libro della trilogia Entropy, ma capisco anche che non debba essere facile.
          grazie ancora ❤️
          

Nimue_

Vi capita mai di ascoltare della musica e immaginare delle scene in maniera così vivida che sembrano una trasposizione cinematografica della vostra storia?
          
          A me spessissimo e devo dire che non sempre è una cosa positiva. A volte la narrazione (per esempio quella in prima persona) limita ciò che può essere descritto e non tutto quello che immaginiamo può essere messo per iscritto in maniera sensata e scorrevole. Mi capita di pensare delle scene fighissime che però accadono nei retroscena, a personaggi che non sono quelli "narranti": come evitare di scartare queste idee? 
          
          Mi sono chiesta spesso come ovviare a questa "problematica", ma ancora non ho una risposta precisa.

Extro76

Mi associo a quanto detto da Nic345Ma, aggiungendo che nulla vieta di fare qualcosa di più sperimentale rispetto a quello che un classico romanzo scritto tutto in prima persona. Puoi alternare capitoli che parlano dall'alto dell'onnisciente punto di vista cosa succede nel mondo, potresti raccontare con dovizia di dettagli, come una scena al rallentatore, di una bomba che viene sganciata in una città e delle sue conseguenze, per esempio. Cancella quei paletti autoimposti e spazia in quello che vuoi raccontare, semmai poi troverai un modo per includerlo nella storia. Io ad esempio avevo scritto un racconto in prima persona di un alieno che arriva nel nostro Universo, ora sto scrivendo un romanzo scritto in terza persona più punto di vista onnisciente. Come ho integrato il pezzo in prima persona? L'ho fatto raccontare all'alieno, in questa maniera non ho quasi dovuto toccare il testo originale. Ribadisco quindi il mio consiglio: butta giù la scena che hai immaginato, poi troverai un modo armonioso per includerla. Saluti e congratulazioni per l'ottimo lavoro.
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GiuliaNimei

@Nimue_ Assolutamente sì cara Nimue! 
            Anche a me spesso capita di ascoltare musica e che questa attivi un grande flusso di immaginazione, anche se molte volte è difficile riuscire a trasporre tutto quello che si è creato nella mente su carta. 
            A volte si tratta del punto di vista del narratore, certamente questo ha una grande influenza, ma a volte è anche l'impossibilità per me di descrivere a parole esattamente tutto ciò che ho immaginato ed è avvenuto.
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Nimue_

@JHomeless io sono un'amante del POV in prima persona, non lo nego, ma più che per le scene d'azione (che diventano quasi una sfida divertente da cogliere) delle volte mi sento stretta quando immagino eventi che accadono dietro le quinte, ma che sono inevitabilmente utili alla trama. Posso sempre riprenderle e spiegarle successivamente, certo, ma penso sempre che sarebbe bello per il lettore "viverle", leggere di come accadono mentre accadono!
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