Sono un buduoir pieno di rose appassite, statue classiche, sesso selvaggio.
C'è una specchiera proprio lí sulla tua sinistra, e che meraviglia i libri impolveriti su quel letto sfatto dove dorme la mia emiliana, con i suoi ricci che odorano di polvere da scavi greci piú che di nebbia.

Sono Dostovjieski, Baudelaire, Nabokov e Bukowski seduti ad un tavolo a bere assenzio, con un vinile dei Sex Pistols o dei The Clash in sottofondo, tutti a fissare la finestra ripetendo che stanno lavorando.

Sono Lolita, sono Christiane, sono Esmeralda, sono Elias, sono Giovenzio e sono Tadzio. Sono i gemelli di sangue Valsungo.
Sono Maria Antonietta, sono un amante di Napoleone, sono tra le barricate e tra i bar di MonteMartre. Sono nella tua testa, nel tuo stomaco, sono tra le tue cosce e tra le tue labbra.

Mi ritrovi nei quadri di Degas e Monet, nell'oro d Klimt e nei cieli di Van Gogh. Sto seduta nelle acropoli e negli anfiteatri, ascoltando chi parla tanto di cose che non sa.

Sono un rifiuto tossico nascosto tra le rovine greche, gli antri delle sibille, le trecce della Janara e i teschi e i fantasmi di Napoli.