"E penso, penso a chi si sente piccolo. A chi prova rabbia e crede di essere una nullità.
A chi ha cercato conforto nella mia vicinanza, nella mia lontananza.
Grazie a chi ha vissuto con me in questo circo emotivo, rigorosamente senza rete di protezione.
Grazie a chi si è sentito anche solo per un attimo “uno vero”, sedendosi di fornte a me come osservandosi allo specchio.
Ci siete voi, e saprete riconoscervi.
Penso sempre. Penso a chi mi ha teso una mano, nella chiesa degli amori che iniziano, ma io non ho saputo stringerla perché non volevo, non potevo, non ero all’ altezza, perché non ho saputo decifrare i segnali o semplicemente perché non mi sentivo all’alba di un bel niente.
E mi scuso, e li ringrazio.
Ci sono loro, ma non so chi saprà riconoscersi.
Costantemente penso. Penso alla condizione di chi vive lontano dagli occhi e in perenne contatto col cuore.
A chi sceglie la clausura dei sentimenti e vive a svantaggio della convenienza propria, andando incontro a tutto, senza preventivare nulla, senza ripararsi da ciò che sarà e che arriverà.
Neanche dal male.
A chi non si fa vedere, a chi si sacrifica a una missione, una sola.
E quella missione è l’impolosione emotiva che si trasformerà in qualcosa: un ritratto, un racconto, una canzone.
E la liberazione da quella creatività è impossibile. Perché il maggior successo in missione equivale al peggior insuccesso personale.
E siamo in molti, ma pochi ci riconoscono.
Infine penso. Penso a chi ha semplicemente un’anima bellissima, stupenda. Di quelle che sono pura luce, di quelle che solo incontrarle ti rende felice.
Felice veramente.
E siete in tanti, davvero.
In amore vince chi fugge… io no!
Vi amo."
Tiziano Ferro
26/06/15 ⚓❤