Amo scrivere, ne sono dipendente. É una cosa bellissima. In testa hai dei film e riesci a esprimerli tramite fredde parole, segni neri sul bianco, che però acquistano significato, colore, emozioni e diventano suoni grazie ai quali chiunque può immaginare quello che tu hai dentro, ma non per tutti è uguale: in base alla persona, l'immagine che avrà in testa sarà differente e unica, inimitabile, ed è proprio questo che da significato a tutti quei freddi segni neri.
Scrivere è un modo di esprimersi, ma non solo. É un modo di essere. Diventi tutt'uno con la storia, con i personaggi, anzi, sono i personaggi stessi a raccontarti il resto della storia, il tuo compito sta nel trovare le parole per esprimerla. Scrivendo, ti racconti. Scrivendo, scopri parti di te che non avevi mai visto. Scrivendo risvegli sentimenti assopiti in fondo al cuore, o sentimenti che non sapevi nemmeno di avere. E, anche se non scrivi di te, una parte del tuo essere finisce nella storia. Scrivere di se stessi è una delle cose più difficili da fare, penso. E l'immaginazione, l'invenzione, serve per esprimere in anonimato ciò che abita la nostra anima. Ci sono giorni in cui non scrivo, e come effetto collaterale passo le notti insonni. Scrivere aiuta. Scrivere guarisce. Scrivere migliora. Ti mette in contatto con il mondo. Ti dà soddisfazioni. É una cosa stupenda.

Sono una ragazza che ama raccontare le storie di altre persone, siano esse reali o inventate. Tanto, chi lo può sapere? 
Se fate attenzione, nelle mie storie trovate me. Trovate me a pezzetti, in mezzo tra quelle parole che narrano di altra gente.