Lacrime amare al sapore di tequila, urlo in questa notte senza luna, il sapore salato della sconfitta.
Ho perso un'altra delle mie battaglie, maledetta vita che ridi di me, e io che facevo la stupida per farti sorridere, la pioggia copre le mie lacrime.
Un girotondo senza fine, la mia mente vola, mondi inesplorati e la felicità che desidero, un altro stupido castello di sabbia, ed ecco l'onda distruttrice di sogni e speranze.
Dove sono adesso? Cammino persa per le strade del mio cuore, in cerca di un bagliore inesistente.
Tendo una mano al cielo, siamo soli al mondo, nessuno verrà a salvarmi... Nessuno prenderà la mia mano.
Regina di un mondo fatto di castelli di carte, che si sgretolano al vento, l'inevitabile caduta senza fine, risucchiandomi in un oscuro mondo privo di luce.
Natura matrigna e generatrice di ogni male, provi gioia nella tristezza umana? Non odi i nostri lamenti? Le nostre suppliche o le nostre preghiere?
Odio genera odio, e l'amore genera odio. Un mondo corrotto dai nostri umani sentimenti, eppure ci afferriamo ad essi come alla disperata ricerca di felicità.
La folla mi spinge, mi lascio trasportare come in balia della corrente, non ho più forze per combattere, vita mia, mandami un segnale... Illumina la strada a questa povera marinaia, persa nella nebbia di dolore e tristezza.
Puoi vedermi? Puoi sentire la mia voce?
I polmoni bruciano, la mia gola è secca, la pioggia continua a scendere dai miei occhi... Cosa ne sarà di me vita?
Sarò solo un'altra delle tue vittime, maledetta vita mietitrice di sogni e felicità...
Dopotutto sono rimasta solo io, i più forti sono gli ultimi a cadere.
Me lo avevi insegnato tu vita...