Visto che io ci tengo a te, ti dedico una bellissima canzone, presa direttamente da una band, tutta rose e fiori, chiamata Cannibal Corpse.
ղҽϲɾօԹҽժօƒíӀíɑ
Una volta ero un uomo prima che mi fossi trasformato
In questo molestatore, bambine appena decedute
Siete nate, lacerate dal mio stupro
Il morto non è salvo, il corpo bambinesco senza vita
Violenterò
Piacere dal morto, completa soddisfazione
Apro la bara
Pensieri malati corrono nella mia testa mentre fisso
Il morto, ancora e ancora, non posso fuggire ad essi
Inizio il sesso col morto, leccando il suo giovane, marcito orifizio
Sborro nella sua fredda fica, tremando con estasi
Per nove giorni di fila faccio lo stesso
Lei diventa da morta, un'imputridita bambina schiava sessuale
Il suo collo taglio, penetrando attraverso le spalle
Uso la sua bocca per eiettare
Qui sborro, il sangue scorre da qui
Nero sanguinante sangue
La sua testa staccata
Mentre vengo, brutalmente la taglio, attraverso la sua vena giugulare
Lei è già morta, mi masturbo con la sua testa recisa
La mia lubrificazione, la sua decomposizione
Spendo la mia vita molestando bambine morte
Un rapporto con le lattanti
Trattando le teste sopra le punte
Teschi bollenti
La pelle scivola via dalle ossa
Voci
Le voci chiamano
Voci
La voci mi stanno chiamando
Morti sepolti ho spiritualmente infettato
Mi chiamano al di là delle loro tombe
Sanguino
Ora sanguino pus
Sanguino, il sangue del morto
Sanguino sulla sua paonazza pelle
Mi spingo dentro
Iniziando a forare la sua forcella senza peli
Al di là di quella che riconosciamo come la morte
Mi perseguita ogni giorno
Sento la voce di ogni bambina
Che giace accanto a me deperita
Un corpo fresco, da riempire con la mia infezione
Torturata prima della morte, nessun orifizio lasciato vacante
Violentata dopo la morte
Il buco vergine infesto
Il poro anale che vomita terriera
Il succo sacro ingerisco
Profano la tua bambina morta
Necropedofilo.
Ciao.