Mi chiamo Tobias e la scrittura è il mio rifugio. Scrivo racconti che, per qualche istante, mi facciano dimenticare il peso che porto dentro, che riescano a strapparmi un sorriso, anche se flebile o che mi trasportino in un altro mondo. 
Non scrivo per scelta, ma per necessità. Scrivere è l'unica via che conosco per liberarmi dall'ansia soffocante, per allentare la morsa dell'angoscia che mi accompagna, silenziosa. È l'unica cosa che mi tiene in piedi quando tutto intorno a me crolla.

Non so se quello che scrivo abbia valore, se le mie storie sia valgano o meno. Non scrivo per essere giudicato, scrivo perché mi fa stare meglio, perché mi dà pace! Perché, in quei brevi momenti, mentre le mie dita corrono sulla tastiera, mi sento bene.
Qualcuno potrà dire che i miei racconti non meritano di essere letti. Forse ha ragione. Ma anche questo non conta, perché io continuerò a scrivere, sempre. Non posso farne a meno.

Convivo con un disturbo dell'attenzione, l'ADHD, che a volte mi fa inciampare in piccoli errori, e per questo chiedo scusa. È un fardello che porto con me da sempre, e nonostante tutto, cerco di farci i conti, giorno dopo giorno.