Oggi ho rivisto l’uomo che mi ha tallonato .
Alto, capelli lunghi e grigi, barba lunga e grigia, magro, vecchio .
Teneva in entrambe le mani i sacchetti gialli dell’esselunga .
Ero al mercato, c’era un po’ di gente e fermandomi per lasciar passare prima d avvicinarmi ad una bancarella ci sono andata a sbattere contro . L’ho riconosciuto senza neanche dover alzare lo sguardo per guardarlo in viso . Ho finto di non realizzare lasciandolo passare e avvicinandomi alla bancarella . Quando si è allontanato ho automaticamente guardato lungo per vedere se fosse andato via, se come l’ultima volta non si fosse ricordato di me andato diritto per la sua strada, ma lui era lì . In piedi con i suoi sacchetti dell’Esselunga a fissarmi, ho distolto lo sguardo subito ma dentro di me sapevo che . . .
È tornato indietro . Ho continuato a non dargli importanza, di ignorarlo, m son persino fermata ad una bancarella a fissare i piatti di plastica pur di . . . Non lo so, ma lui era lì, letteralmente dietro di me, lo sentivo torreggiare su di me .
Ho fatto per riprendere a camminare ma mi son ritrovata bloccata da delle signore che si erano fermate in mezzo alla corsia, chiacchieravano . Lui sempre dietro di me, ho cercato di superare le signore, m si è fatto accanto, il giubbotto aperto su un maglione verde militare sbiadito, mi ha lasciato passare, lui
ha lasciato passare me .
Mi ha seguito per un altro paio di bancarelle poi non so quando è andato via .
Sapevo che non c’era più, che si era sparito ma ogni volta che alzavo lo sguardo temevo di rivederlo sbucare da qualche parte e ogni volta che sentivo qualcuno alle mie spalle mi giravo di poco per assicurarmi che non fosse lui .