Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità.
Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce.
Il vento gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno.
Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole.
Mi sono proposto di ricercare ed esplorare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo.
Ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento.
Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho capito che anche questo è un correre dietro al vento.
Infatti: molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere aumenta il dolore.