Chi dice che viaggiare costi troppo?
Si può viaggiare stando seduti su un divano, chiudendo gli occhi, volando fino alle bellissime spiagge greche, salendo su un taxi giallo a New York, visitando la Barriera Corallina, avventurandosi per la foresta Amazzonica, o godendosi una passeggiata tra le strade pedonali in pietra di qualunque parte del mondo. Si possono vedere i grossi cappelli delle guardie reali inglesi, bere una Guinness- rigorosamente a temperatura ambiente -a Dublino, girare per le strade soleggiate di Madrid, fare colazione con un croissant a Parigi. Ci si può godere il paesaggio al di fuori della transiberiana, o andare a trovare i pinguini sul ghiaccio.
Si può vedere il mondo dalla cima di Machu Pichu, ingurgitare dodici acini d'uva nella calda notte spagnola di capodanno, ammirare l'enorme palla da discoteca scendere con eleganza a Time Square, mangiare un piatto di zuppa di fagioli in una dalle locande gestite da un discendente dei nativi americani fuori città, in Arizona. 
Si possono guardare i resti del muro di Berlino in Germania, o mandare giù uno shottino di vodka in Russia; si può assaggiare il vero sushi in Giappone, o cercare un pipistrello enorme nelle Filippine; si possono vedere dal vivo posti visti solo in foto o in film, si possono vedere posti dei quali si è solo sentito parlare.
Si può prendere un caffè al Roxy Bar di Vasco Rossi, o al Bar Mario di Ligabue. Si può cercare il pub inesistente nominato da Ed Sheeran a Grafton Street, in Irlanda. Ci si può far fare un ritratto per strada, in Francia. Si può assaggiare la vera tequila con sale e limone in Messico, o fare un giro per il deserto. Si può restare bloccati dalla neve in Alaska, o camminare tra i secolari baobab in Africa.
Viaggiare è gratis: serve solo un po' di fantasia.