@Zubat3829
Racconto estremamente surreale, che, grazie all'abilità di trasformare una situazione assolutamente surreale in qualcosa di normalissimo, scaraventa il lettore all'interno di un'atmosfera bislacca e a tratti inquietante.
Ciò che accade, forse frutto di una lucida follia o semplicemente descrizione di un mondo estraneo al nostro, è raccontato con schietta semplicità e con una buona padronanza del linguaggio surreale.
La mia interpretazione si concentra sull'attualità. Frank 24 è semplicemente la Natura (o la Terra stessa) che, osservando, si ricorda di quando era il Sole, cioè di quando era un tutt'uno col nostro astro, evocando una specie di unione "sacra" col dio Helios. Si confronta poi con la ballerina, simbolo dell'Uomo (e dunque dell'Artificiale), una bestia apparentemente innocua ma sanguinaria nel profondo. Il liquido arancione e i metalli scuri rappresentano l'inquinamento che "soffoca" la Natura, che appunto è turbata da questi avvenimenti, mentre il mattone che cade è simbolo dello sfaldamento imminente del palco su cui la Natura aveva fino a quel momento recitato.
Infine, la domanda "Chi è il 25?" può forse essere collegata al fatto che la suddivisione in 24 ore del moto rotatorio terrestre è un'invenzione dell'Uomo, una specie di forzatura che opprime la libertà stessa della Natura. Essa, attraverso le parole di Frank 24, alla fine del racconto vuole rivelare il suo segreto. Che si tratti forse del Senso della Vita?