Sono tornata.
arrivo al punto, secondo voi come mai sento tutte queste emozioni? Ho così tanto da voler fare e fin troppo poco tempo per farlo. 
Non sono felice, ma sto bene. 
No sto bene, ma sono felice... 
Guardatemi, liceale, il mio stile di vita varia dal voler essere una mera copia di Edward mani di forbice e il voler essere una di quelle bellissime dame vittoriane, ad una fata dei boschi, delle tempeste, delle paludi e delle foreste, una fata della pioggia, una fata del mare un elfo solitario dal quale è difficile volersi separare.
 Mi sento così legata al mondo delle favole che a volte finisco per dimenticarmi che cos'è davvero la realtà... ma alla fine, che cos'è davvero la realtà? Niente...una copia fatta male della mente umana e di tutto quello che ne comporta. 
È il contrario. Direte. 
Non avete torto. Qual è la vera versione della storia? Pensate che non lo sapremo mai? 
Sono qui. Sogno, spero, ho una pergamena affianco a me, piena di schizzi e scarabocchi, piena di scritte, impregnata di lacrime, di sogni, di grida, di risate, e di abbracci dati con gli occhi, sorrisi fatti con il fluire di quell'oscuro fiume che, oh, alla luce della sbiadita luna di una serata piena di vento in ottobre, risulta magneticamente ipnotico altresì riesce a distrarmi. 
Che cosa forgia il mio carattere? Sarà forse la poesia che sento dentro? O forse solo l'illusione di farne parte riesce a  farmi sentire così dannatamente bene da dover per forza immaginarmi di essere dentro essa, per poter tornare a sorridere? 
Beh, al momento il sole sta illuminando la mia stanza, lo odio. L'ombra di quello che una volta era il mio sorriso è definitivamente sparita dal mio viso paffutello, vorrei la pioggia, vorrei la nebbia. 
Haze, amico mio, porta questa lettera a tutte le persone che saranno interessate ad entrare in questa mia folle quanto malinconica e romantica visione del mondo, piacere a tutti.
Ci vediamo dall'altra parte. 

-𝚗/𝚣.