mastervzayn

Hey bella, ti piacerebbe passare a leggere la mia storia su Zayn? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Grazie mille xx

_Louisislife_

@ soloesemprenoi  Cosa ne dici di fare un salto sulla mia storia? :)) mi piacerebbe tantissimo 
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_Louisislife_

@ soloesemprenoi  Sono giá passata e devo dire che mi piace un casino, mi hai fatto scendere le lacrime, e non è semplice farmi scendere le lacrime :,))
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KevinWasHere

Yolo ma, dimmi una cosa.
          Non vuoi continuarla più Nicotine?
          Rispondimi o ti rompeggio le palle su whatsapp.
          
          
          

KevinWasHere

@ _GirlLama_
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KevinWasHere

@ KevinWasHere  Okay, allora posso prenderla io Nicotine?
            Ps. non mi era arrivata la notifica.
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_Louisislife_

@ KevinWasHere  No,faccio questa,preferisco questa..
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KevinWasHere

ALLORA ABBELLA DE ZZIA.
          TUTTA STA PAPPARDELLA CHE T'HO SCRITTO E' ER PROLOGO DELLA STORIA CHE VUOI FARE.
          POI MARTEDÌ' VEDIAMO UN POCO COME DOBBIAMO FARE, PERCHÉ' DAL COMPUTER NON ME LA FA METTERE, VISTO CHE DEVI CONFERMARE LA TUA E-MAIL E IO NON SO COME CACTUS DEVO FARE VISTO CHE NON CONOSCO IL SITO CON CE L'HAI. EHEH.

KevinWasHere

***
          Una sigaretta che, non era esattamente una sigaretta ma, una canna.
          Sì, l’odore mi ricordava decisamente una canna.
          Era da tempo che non ne fumavo una e la voglia crebbe velocemente in me.
          Feci un ultimo tiro dalla sigaretta e la buttai a terra ancora intera.
          Senza pensarci mi avvicinai ai due ragazzi, che si accorsero finalmente di me.
          Un paio di occhi azzurri, leggermente macchiati di rosso a causa della sostanza, si fermarono a fissarmi, seguiti subito dopo da un paio di occhi scuri.
          Dei meravigliosi occhi scuri.
          Forse era quel taglio leggermente allungato dei suoi occhi a dargli quell’aria meravigliosamente elegante, nonostante i bulbi arrossati.
          Forse erano quelle labbra piene, nonostante fossero secche e leggermente screpolate.
          Forse erano quei ciuffi corvini che ricadevano sula sua fronte dal colore olivastro.
          O, semplicemente, era quel poco di fumo nocivo piazzatosi nei miei polmoni a farmi perdere la ragione ma, so per certo che, quel ragazzo, mi aveva completamente rapita.
          Mi presiun secondo per osservare anche l’altro ragazzo.
          I capelli lisci e castani facevano risaltare gli occhi azzurri e la berbetta ispida copriva le guance scavate e contornava le labbra sottili e screpolate, come quelle del ragazzo dagli occhi scuri.
          Mi guardarono entrambi con sguardo indagatore, alchè capii che avrei dovuto dire qualcosa.
          “Vi va se faccio qualche tiro con voi?” Chiesi alzando le spalle, riferendomi alla canna che il castano teneva tra l’indice ed il pollice.
          Entrambi sorrisero, avvicinandosi.
          Il ragazzo mi passò la canna quasi finita, prendendone un’altra dalla tasca posteriore di pantaloni.
          “Louis.”Disse poi, allungando una mano verso di me.
          “Lexi.” Risposi stringendo la mia mano nella sua.
          “Zain.” Rispose l’altro, con tono pacato.
          “Zain.” Ripetei sussurrando,  solo per sentire il suono del suo nome uscire dalle mie labbra.
          Verrò molto più spesso qui dietro.
          */*/*/*/*/*

KevinWasHere

***
          “N-no, è che..” balbettai imbarazzata “Hai una macchia sul grembiule!” Esclamai la prima cosa che mi venne in mente, indicando un punto indefinito del suo torace.
          Lui rise ancora, decisamente divertito dalla situazione imbarazzante.
          “L’ho appena cambiato, tesoro.” Il ragazzo poggiò i gomiti sul bancone, portando il busto in avanti e facendo scivolare i lunghi capelli sulle spalle.
          Mi portai una mano in viso, insultandomi mentalmente per la mia tendenza ad attirare figure di merda.
          “Dammi una vodka alla fragola, per favore.” Dissi con tono seccato, muovendo distrattamente l’altra mano in circolare.
          “Comunque, mi chiamo Harry.” Parlò, versando il liquido rosa nel bicchiere.
          “Lexi.” Risposi semplicemente, sorridendogli amichevolmente.
          Mi porse il bicchiere e lo afferrai, portandolo alle labbra.
          “E’ la prima volta che ti vedo qui.” Affermai con il bicchiere ad un palmo dalle mie labbra.
          “Facevo il turno di giorno, il mio capo ha deciso di spostarmi ed eccomi qui.” Riassunse velocemente, aprendo infine le braccia ed indicandosi con l’indice di entrambe le mani, dondolando il bacino da entrambi i lati.
          Ridacchiai per il suo essere buffo e buttai in gola l’ultimo sorso della bevanda.
          Decisi di uscire un po nel retro, non mi andava di ballare.
          Salutai velocemente Harry, impegnato con una coppia di ragazzine in calore, definitivamente ubriache.
          Presi il mio pacchetto di sigarette e ne presi dall’interno l’accendino ed una sigaretta. L’ultima.
          Portai la sigaretta alle labbra e l’accesi, infilai l’accendino in tasca ed aprii la pesante porta sul retro.
          Dell’aria fresca mi sfiorò il viso rosso e caldo, dandomi sollievo.
          Durò ben poco, poiché un odore forte mi entrò nei polmoni, fecendomiistintivamente coprire il naso con due dita.
          Alzai lo sguardo, trovando due giovani ragazzi, molto e ripeto molto belli, intenti ad aspirare da un’unica sigaretta.
          ****

KevinWasHere

Aprii le porte della discoteca, strizzando gli occhi a causa delle luci colorate che si alternavano nella sala.
          Non ero una ragazza da discoteca ma, ultimamente, ero particolarmente stressata e pensavo che qualche ora di divertimento mi avrebbe rilassato un po.
          Spintonai con fatica i corpi sudati che ballavano al centro della sala.
          Finalmente raggiunsi, vittoriosa, la zona bar.
          Analizzai il bancone ma, non vi era nessuno, così mi rigirai verso la folla, in cerca di non so neanch’io cosa.
          Fui fermata da un “hey”, quasi impercettibile, urlato alle mie spalle.
          Mi girai ed i miei occhi incontrarono il paradiso.
          Un ragazzo alto e robusto stava in piedi, con le mani poggiate sul legno lucido del bancone.
          Dei capelli lunghi cadevano perfettamente sulle sue scapole, terminando in dolci e morbidi boccoli scuri, perfettamente sposati con due fossette poste ai lati delle labbra a cuore.
          Per non parlare dei suoi occhi poi, un verde meraviglioso che quelle fastidiose luci non facevano altro che farli splendere ancora di più.
          Rimasi imbambolata a quella vista paradisiaca.
          Una voce roca, che scoprii essere la sua, mi riportò alla realtà.
          “Sono lusingato di fare questo effetto sulle donne ma, spiacente, sono felice con il mio ragazzo.” Sorrise ampiamente il riccio.
          Avrei dovuto aspettarmi qualcosa del genere.
          I più attraenti sono sempre gay, accidenti!
          ****