Io oggi non ho intenzione di dare gli auguri a nessuno.
Lo dico con franchezza: le mimose e le frasi qualunquiste mi fanno rivoltare lo stomaco.
Mi fa vomitare sentire certe cose dalla bocca di quegli uomini che vogliono spiegarti la vita come se tu non la conoscessi, che pretendono di insegnarti cosa fare del tuo corpo, che ti dicono di stare zitta perché non ne capisci abbastanza, che oggi ti porgono un fiore e domani un'umiliazione o uno schiaffo sulla guancia. E mi fa venire la nausea anche il finto cameratismo di tutte quelle che ieri, domani e tutti gli altri giorni dell'anno le altre donne le colpiscono e le umiliano come gli uomini, peggio degli uomini.
In questo giorno io patisco a lasciarmi scivolare addosso tutta quest'ipocrisia. Diciamocelo, essere donna NON è una festa. Non lo è in Italia, non lo è in Ucraina, non lo è in Russia, non dovrebbe esserlo da nessuna parte. NON siamo esseri speciali, e avere dei diritti non è qualcosa da festeggiare. Dovrebbe essere normale.
Per cui oggi, donne, io vi auguro di alzare la testa, di non avere mai paura di parlare, di essere solidali, di essere forti. Troveremo il tempo di festeggiare quando questa "festa" non esisterà più.
XoXo, Trix