_bibliosmia1501_

IMPORTANTE
          	A TUTTI I MIEI FOLLOWER
          	
          	Ieri, appena uscita da scuola, stavo aspettando l’autobus con dei miei compagni.
          	Ad un certo punto è passata una ragazza in carne con una gonna nera addosso e con le gambe nude.
          	Una mia amica la guarda e mi dice: -Madonna, ma quella è pazza con questo freddo senza niente addosso- E scoppia a ridere.
          	Io rido con lei: faceva effettivamente freddo ieri, aveva addirittura nevicato.
          	In quel momento un altro mio compagno ci guarda e sbotta: -Ma perché una grassa indossa una gonna?-
          	Io, non propriamente uno stecchino e mai stata felice nel mio corpo, mi volto verso di lui con lo sguardo furente.
          	-E perché mai una “grassa” non dovrebbe poter indossare una gonna?-.
          	Il ragazzo va subito in allerta, forse rendendosi conto di quello che ha detto o più probabilmente rendendosi conto della persona con cui stava parlando.
          	-No, ma… intendevo che…-
          	*rumore delle sue unghie che cercano di non scivolare dallo specchio sul quale lui si stava arrampicando*
          	Ok ragazzi/e.
          	Io non so chi voi siate, da dove veniate, o quanti anni abbiate.
          	Ma, vi prego, in caso sentiate qualsiasi cosa (che sia un insulto, un commento, una battuta o una frecciatina), intervenite subito. 
          	Davvero, per favore, fatelo.
          	Quella parola, quella battuta, quella frecciatina, alla persona interessata arriva. E bisogna tener conto dell’effetto che farà su quella persona.
          	Perché le parole hanno un peso, lo dico per esperienza.
          	E ad alcuni può far davvero male.

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IMPORTANTE
          A TUTTI I MIEI FOLLOWER
          
          Ieri, appena uscita da scuola, stavo aspettando l’autobus con dei miei compagni.
          Ad un certo punto è passata una ragazza in carne con una gonna nera addosso e con le gambe nude.
          Una mia amica la guarda e mi dice: -Madonna, ma quella è pazza con questo freddo senza niente addosso- E scoppia a ridere.
          Io rido con lei: faceva effettivamente freddo ieri, aveva addirittura nevicato.
          In quel momento un altro mio compagno ci guarda e sbotta: -Ma perché una grassa indossa una gonna?-
          Io, non propriamente uno stecchino e mai stata felice nel mio corpo, mi volto verso di lui con lo sguardo furente.
          -E perché mai una “grassa” non dovrebbe poter indossare una gonna?-.
          Il ragazzo va subito in allerta, forse rendendosi conto di quello che ha detto o più probabilmente rendendosi conto della persona con cui stava parlando.
          -No, ma… intendevo che…-
          *rumore delle sue unghie che cercano di non scivolare dallo specchio sul quale lui si stava arrampicando*
          Ok ragazzi/e.
          Io non so chi voi siate, da dove veniate, o quanti anni abbiate.
          Ma, vi prego, in caso sentiate qualsiasi cosa (che sia un insulto, un commento, una battuta o una frecciatina), intervenite subito. 
          Davvero, per favore, fatelo.
          Quella parola, quella battuta, quella frecciatina, alla persona interessata arriva. E bisogna tener conto dell’effetto che farà su quella persona.
          Perché le parole hanno un peso, lo dico per esperienza.
          E ad alcuni può far davvero male.

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Per chiunque abbia aggiunto la mia storia "Before Sleep" nella biblioteca (ciao compagne di classe, vi amo).
          Vorrei avvisare che aggiungerò un capitolo ogni mercoledì.
          Qualsiasi capitolo mancato verrà giustificato con un avviso sulla mia bacheca.
          Detto questo, buona continuazione e Buon Natale a tutti.

_bibliosmia1501_

Oggi si piange la morte di un ragazzo dal cuore d'oro, che aveva dei principi, che ha combattuto e ha perso la vita nel farlo.
          Un ragazzo leale, coraggioso, intraprendente, intelligente, ambizioso.
          Un caro amico.
          Oggi, nel 250° giorno dell'anno, lo ricordiamo.
          Ricordiamo il suo sorriso.
          Ricordiamo il suo aggrottare le sopracciglia.
          Ricordiamo i suoi “Bene così”.
          I suoi pianti.
          Le sue risate.
          Lo ricordiamo come un eroe che non ha mai voluto arrendersi.
          E che ha sempre messo gli altri prima di sé stesso.
          Il vostro eroe ha dei superpoteri,
          Il nostro zoppica da una gamba.
          Ti amavamo, Newt
          Ti amiamo e continueremo ad amarti, perché la tua morte ci ha portato un vuoto dentro di noi. 
          Un vuoto incolmabile.
          Ci manchi. 
          Ma va "bene così".
          Spero che tu possa trovarti bene, dove sei ora.
          Di sicuro meglio di dove ti trovavi prima.
          Addio, Newt. 
          Addio.