_confused-boy_

Che poi (mi collego a ciò che ho detto settimane fa) voglio scrivere una storia d’amore ma le mie letture tipo sono Marx. 
          	Non so se voglio avviare questa storia d’amore verso tipo qualche ideologia pseudo-marxista  

_confused-boy_

E soprattutto cos’è sta roba che adesso non puoi scrivere determinate cose? 
          Madonna è così no sense, ma ricordavo più carina questa applicazione, senza nessun tipo di restrizione, il mio spirito anarchico chiede di andare contro a questa merda 

_confused-boy_

È passato troppo, ma troppo tempo e potrei riprovare a scrivere. 
          Ovviamente in modo decente e comprensibile, ma ahimè la dislessia è forte 

_confused-boy_

@x_XXXTENTACION_x 
            ti giuro, non ricordo manco più come si fa, ma ho troppe idee 
Reply

_confused-boy_

@bxttlefist- 
          
          «Grazie a te che non mi hai giudicato» gli disse con un sorriso in volto, un sorriso che non aveva da un po’ di tempo, ma che la rossa era riuscita a farglielo recuperare. 
          Si fermò e guardò la ragazza «ma di nulla, mi ha fatto bene un po’ di compagnia e stato piacevole parlare con te» prese il bigliettino e lo mise nella tasca interna del cappotto «spero che ci potremo ricontrarre da qualche, buona fortuna con gli allenamenti, puoi farcela» gli disse, facendo spostare lo spostare lo sguardo sul grattacielo dietro la rossa, per poi riportarlo su di lei, non sapeva quando potessero essere duri gli allenamenti che si facevano in quella scuola, ma dallo sguardo un po’ spento della ragazza, il biondino capì che non ne aveva tanta voglia. 

_confused-boy_

@bxttlefist- 
          
          
          «Si, hai ragione» disse, facendo una piccola pausa, per poi riportare lo sguardo sulla rossa, per l’ennesima volta «sai usare davvero bene le parole, anche per la tua giovane età» disse, sorridendogli. 
          Era la semplice verità, le parole sapeva utilizzarle, aveva notato che le sceglieva con cura, nei suoi sorrisi, il biondo non si faceva nessuna azione e nessuna parola da parte della ragazza, era molto attento, ma riusciva a non farlo notare. 
          «Però ora che ripenso alla mia infanzia, penso a quanto io abbia sopportato da parte di mia madre, ora che sono in Giappone è tutto più diverso, mi sento libero e seriamente realizzato» osservò, non facendo svanire quel sorriso.