Chi sono? Potrei definirmi un'ombra fugace, una filosofa fallita, una scrittrice persa ancora prima di essere partita; potrei affibbiarmi il titolo di pazza, che è fin troppo ambito di questi tempi, perché se sei normale non sei nessuno e se non sei nessuno, non esisti.
No, non sono pazza, la verità è che, come tanti altri, sono una persona assolutamente banale, ma io ho imparato che forse avere quindici anni, andare al liceo classico, scrivere per passione e leggere per necessità (di evadere) è il più grande dono che mi sia mai stato fatto. Vivo con grandezza pretenziosa la mia esistenza fatta di abitudini.
Se interessa a qualcuno, il Libro è "La casa degli spiriti", l'Autore Fred Vargas, la Canzone "What difference does it make?" degli Smiths, la Serie è Shameless (sì, tutte le maiuscole sono assolutamente volute). 
I pilastri della mia filosofia di vita: odio leggere per costrizione, i Promessi Sposi non sono altro che la prima telenovela della storia, i testi di Morrissey sono qualcosa di meraviglioso, Robert Frost mi fa emozionare, il Signore degli Anelli va letto almeno una volta all'anno, perché essere malinconici non è male in fondo, amo Harry Potter, ma non sono tanto cieca da paragonarlo a Dostoevskij.