@_menthapiperita vedo solo ora.❤️ Con il tempo, non è una giustificazione (è una giustificazione che però può aiutare te stessa), ho capito che i livelli di comunicazione non sempre sono gli stessi. C'è chi vive senza pensare e chi pensa per vivere. C'è chi vive per il successo e lo richiede anche agli altri e chi invece vive per essere se stesso e lo mostra agli altri. È un po' come mettere a dialogo una rana che vuole dormire su una ninfea e una trota che aspira a vederla nuotare. Due livelli comunicativi diversi, due necessità e aspirazioni diverse. Non si capiranno mai e tu, ranocchietta, non ti devi sentire in colpa per questo. Un' altra cosa che ho capito, giusto ieri dopo un litigio con i miei genitori. Alla mia domanda "ma voi siete felici?" Sai cosa mi hanno risposto? "Non ho mai avuto voglia di chiedermelo..."
Io dentro questa frase, questa apatia, rassegnazione alla vita e alle "norme", normalità, sveglia, studio, lavoro, famiglia, figli, casa, morte be'...
Io non ci vedo altro se non inconsapevolezza. A volte ce ne dimentichiamo, ma noi, ventenni fragili, abbiamo solo una colpa, esserci fermati e guardati un po' troppo dentro.
Trasformiamo questa colpa in fortuna, risveglio... In futuro, forse, saremo in grado di rispondere alla domanda che ho posto a mio padre e potremmo dire, sì avevo ragione a riposare sulla foglia, oppure no...
Ho fatto un'enorme cazzate ma ne sono felice.