addormentarsi presto rispetto al solito 
che poi è comunque tardi 
e non vedere più l'alba 
ma svegliarsi alle otto 
o non svegliarsi proprio 
e camminare per casa senza realizzare 
un letto troppo vuoto 
il telefono poggiato sul cuscino 
la testa che sbatte sui pensieri 
i sogni che sono incubi 
i sogni che ci svegliano 
e mi fanno sudare 
come quando salgo sette piani 
che poi per scendere preferisco l'ascensore 
chiudere gli occhi e ricordare le mani 
chiudere le mani e sentirle vuote 
pianificare sorprese e mandarle in aria 
volerti vedere 
volerti e basta 
sentirti vicino e non sentire più l'aria 
contare i giorni 
rubare le ore come fossero baci 
e poi te ne vai 
ma in qualche modo rimani 
in un biglietto già timbrato 
messo in tasca assieme all'accendino 
in una canzone che è una promessa 
una sigla 
nella mia memoria infallibile 
che poi penso che son tutti ricordi tuoi 
le date i mesi 
i numeri da invertire 
e non capirci niente perché
non c'è niente da capire 
non c'è niente da capire 
come diceva quella canzone 
e pensare di aver capito 
che gli altri avessero già capito 
e poi sbagliarmi 
ché l'unica cosa che capisco 
è che mi manchi 
nelle notti e nei giorni 
come nei pomeriggi 
come le volte che ti dico
vieni qua e non ci sei 
e un po' non ci sono neanch'io
e le tue paure che sono le mie 
e che hanno paura delle tue 
pensare che ansia 
e poi non pensarci più 
ma solo vivere 
che non lo facevo da un po' 
come scrivere 
perché sto bene 
e non ho nulla da dire 
se non per toglierti il fiato 
e tenermi l'appetito 
senza saziarmi mai di tutto questo 
e provare a convincermi 
e convincerti che alla fine 
andrà tutto bene.
  • JoinedJuly 26, 2014




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