Ciao, ho letto la biografia, e la tua mi sembra una proposta onesta. E poi anche io sono appassionato di fumetti, motivo per cui mi trovi subito d'accordo.
Ora, invece che fare un copia incolla della trama, voglio provare a stuzzicare un po' con qualcosa di diverso. D'altro canto, sennò che "scrittore" sarei? (E infatti non lo sono, intendi bene!).
Hai mai letto di una storia in cui uno degli aspetti principali non è apparire, o fare i fighi, ma bensì cercare di farsi rifiutare da più gente possibile?
Hai mai letto di qualcuno che spiega nei dettagli come fare un fumogeno?
Ti piacciono per caso le storie che paiono una sceneggiatura di un fumetto (me l'hanno detto altri, non lo dico io...) oppure che parlano di skateboard, musica e concerti in maniera leggera ma non superficiale?
Se hai risposto sì anche solo a mezza domanda, allora puoi provare a leggere "Qualche rotella fuori posto". E preparati a rimanere un po' deluso, perché non sono affatto sicuro che la storia sia così buona come (non) l'ho presentata qui!
Ma anche se non lo fosse, considera in ogni caso che io sono uno dei pochissimi esemplari in via di estinzione che scrive in italiano con un titolo in italiano e, incredibile, una ambientazione pure italiana! Nessun college americano che in realtà non ho mai visto (come ovvio che sia) e nessun nome astruso come Jennifer o Percival!
Ad ogni modo, lasciando perdere gli ultimi deliri, la storia parla di skateboard e di emarginazione in maniera (spero) inusuale e non convenzionale.
La trovi qui.
https://www.wattpad.com/story/221942812-qualche-rotella-fuori-posto
Mi scuso per questo messaggio ai limiti del molesto, ma vedere una sfilza di commenti tutti uguali (scusa potresti passare a leggere la mia storia) mi ha fatto sviluppare una sorta di anticorpo contro il copia-incolla (fosse così facile trovare i vaccini, di questi tempi!!.... Va be', lasciamo stare!).