Poi, se il tuo confronto principale è con l’autrice, un lettore ha il diritto di esprimere la propria opinione e di partecipare alla discussione. il fatto che io difenda la storia non è inutile; è parte di un dialogo che può arricchire sia te, me, sia chiunque legga la storia. escludere altri dalle discussioni non favorisce uno scambio aperto e produttivo. anche le terze persone possono contribuire con prospettive diverse che aiutano a vedere la storia da più angolazioni. hai ragione a dire che c’è una linea sottile tra critica e insulto, e finché si resta sul piano della critica costruttiva, il dialogo è arricchente. anche se il tono può sembrare duro, ciò che conta è che il contenuto delle critiche sia mirato a migliorare, non a sminuire. se le tue osservazioni hanno influenzato positivamente l’autrice, questo è un successo, ma il rispetto reciproco nel dialogo è fondamentale, anche tra lettori. non si tratta di “stare al proprio posto”. il dialogo su una storia è aperto a tutti coloro che la leggono e ne discutono. il confronto, che sia tra te e l’autrice o tra te e me, può comunque portare valore e prospettive diverse. anche se non siamo d’accordo su alcuni punti, ciò non rende inutile il mio intervento. anzi, spesso le discussioni accese aiutano a comprendere meglio le diverse opinioni e, in questo caso, la qualità della storia. il dialogo è aperto a chiunque voglia esprimere un’opinione, e farlo con rispetto e apertura è il modo migliore per ottenere risultati costruttivi. Detto ciò, non vorrei tornare più sull’argomento, di nuovo. grazie!☺️